di Jamila Mascat Li chiamano muri della pace (peace walls o peace lines), perché quando vennero eretti dall’esercito britannico dopo gli scontri dell’agosto 1969 che inaugurarono i troubles tra unionisti protestanti filo-britannici e repubblicani...
di Giacomo Sartori Con le sue due facce del brulicare della decomposizione e del perdurare minerale dei fossili, la terra se ne sta quindi tra la vita e la morte. Il suo compito del resto è decomporre i resti dei viventi, compresi gli umani, e trasformarli, grazie alla sua vita strabordante, in elementi riutilizzabili dallo sbocciare vegetale. Nutrendo quindi le fioriture e il rigoglio di altra vita.
di Mariana Branca Mentre scrivevo io avevo solo suoni, il Suono, in testa, le parole dovevano perdere consistenza e farsi suono e basta, questo volevo.
C'è una nuova rivista online: Elephant & Castle - laboratorio dell'immaginario. Il primo numero, curato da Nunzia Palmieri, contiene un inedito di Gianni Celati, Bollettino del diluvio universale, pantomima in due atti. E anche due traduzione celatiane da Rimbaud e Baudelaire. Per sfogliare la rivista, alla quale diamo il...
di Martino Pinna Questo lavoro mi piace, è vero, ma col passare del tempo vedo sempre di più gli aspetti negativi. Le strade sono sempre più affollate e i tempi di consegna sono a volte impossibili, e poi ti controllano costantemente: le società di consegne, i clienti che si incazzano con te anche se non è colpa tua, la polizia, insomma siamo sempre controllati da tutti.
di Flavio Stroppini Il giorno in cui nacqui scendeva un caldo vento da nord. Nessuno riusciva a raccapezzarsene: “Dal nord arriva il freddo” dicevano. Ma a quel vento non fregava niente di cosa pensassero gli esseri umani. Lui soffiava come gli pareva.
di Laura Vazquez Ognuno pensa: Sono una persona. Questo è il mio passato, la mia storia, il mio posto, sono questa persona, sono una persona. Quando mangiano, in treno, nella metro, pensano: Sono una persona, sono una persona, sono io, ho queste idee qui. Sono me stesso.
di Gigi Spina Potrei cominciare prendendo a prestito e adattando una frase di Lilian Terry, jazzista e divulgatrice di jazz scomparsa il 29 giugno a Nizza: “Io non leggo con l’occhio del filologo recensore, io leggo con l’orecchio dell’appassionato di jazz”. Parlare del libro di Antonio Milano significa, infatti, eseguirlo di nuovo, quasi un’improvvisazione jazz, seguendo la linea armonica e riproponendolo con suoni di parole diversamente modulati.
Perché il libro è fatto così, dalla prima all’ultima pagina.
di Philip Larkin Traduzione di Jacopo Masi. Andare in chiesa
Appurato che non c’è nulla in corso,/
entro, lasciando la porta richiudersi /
in un tonfo sordo. Ancora una chiesa: /
di Valeria Nicoletti “Tomber aux oubliettes” è l’espressione francese che si usa per dire “cadere nel dimenticatoio” o “finire nell’oblio”, una perifrasi dal suono grazioso, quasi da filastrocca per bambini, tra le prime che riesco a memorizzare in quella che per me è stata l’avventurosa conoscenza della lingua francese
di Igor Antonio Lipari Sia detto a mezza voce: di recente in certi ambienti ben informati si sta facendo un gran parlare di una neonata start-up, i cui soci fondatori si nascondono dietro l'astruso nickname collettivo di "astemi"
di Andrea Inglese Sono sempre parecchio scettico non nei confronti di chi addita l'estrema gravità di situazioni presenti o a venire - il male umano e sociale è un pozzo senza fondo - ma riguardo a chi vanta le grandi virtù di epoche passate.
di Patrizia Tenda Quando iniziai le famose “90 riunioni in 90 giorni”, dovetti girare tutti i paesi vicini che ospitavano gruppi di alcolisti. Mio padre mi portò al suo gruppo. Lo chiamavano il gruppo “Guardie e Ladri”, perché si teneva vicino alla prigione di Ossining.
di François Durif Tra i vari foglietti che ho conservato degli anni alle pompe funebri ci sono alcuni appunti datati 16 ottobre 2006. Brandelli di frasi scritte velocemente con la penna a sfera. Ricordo bene il volto della donna che mi ha affidato questi pensieri colti al volo. I suoi occhi azzurri, pallidissimi
di Luca Maiolino Un racconto breve su un tizio che lavora nelle fogne, scritto pensando ai giochi di Kafka, o più vagamente al rapporto con la scrittura.
di Matteo Crescenti
Era figlio unico. Sin dai diciott’anni, aveva seguito gli affari dell'azienda e, data l’età avanzata dei suoi, si preparava all’imminente cambio di testimone. Ora arriva questo granchio blu e spazza via tutto
di Giacomo Sartori Fino a tempi molto recenti i suoli venivano rispettati senza conoscere la loro diabolica complessità. Per buon senso, visto che davano il cibo agli uomini e ai loro animali. Per intuito.
di Gianni Biondillo
Osservando le fotografie di Manuel Cicchetti, “fotografo puro” e attento lettore del paesaggio, pubblicate in "Tempo intermedio" - un defatigante lavoro durato quattro anni in giro per lo Stivale- ho incominciato ad apprezzarne il pensiero e la costanza (mai una fotografia rubata, mai uno scatto occasionale, una progettazione del processo ideativo che può durare anni, anche lustri). Guardare le sue fotografie mi ha aperto a un ricordo sepolto nel tempo. A una lettura fatta davvero molti anni fa, anzi decenni: "La nube purpurea" di M.P. Shiel.
di Nicola Vacca A cento anni dalla nascita lo scrittore svedese è una pietra miliare della letteratura e leggerlo ancora oggi significa interrogarsi su cosa sia rimasto da salvare del Novecento.
di Gianni Biondillo
dal 21 al 23 settembre si terrà la seconda edizione del Festival della Nuova Città, fortemente voluto dalla Fondazione Giovanni Michelucci. Mi piace qui ricordare la figura di quel geniale architetto. Raccontando come, da studentello, lo incontrai. G.B.
Di Marco Giovenale Esiste la ricerca (giugno 2022, marzo 2023, settembre 2023) è un esperimento in più momenti, tentativi, occasioni, in cui ci si confronta, orizzontalmente e non accademicamente, sulle nuove o nuovissime scritture di ricerca.
Non si tratta di un luogo di visibilità: all’allestimento degli spazi manca un palco, manca una cattedra. Non c’è una regia in senso stretto, né dei “panel” di discussione. La discussione si sviluppa sul momento. Dal 2023 non ci sono microfoni né registrazioni.
Esiste la ricerca è in definitiva un contesto per raccogliere – misurando tempi e voce – le diverse percezioni che oggi si hanno delle scritture sperimentali, complesse e di ricerca [...]
di Antonio Sparzani
Spero abbiate tutte e tutti notato come e in quali efferati e rivoltanti modi la polizia italiana (comprendo in questo termine carabinieri, polizia, urbana e non, e qualsiasi altro cosiddetto tutore dell’ordine) stia, come dire, alzando la cresta, ovvero il livello della brutale repressione dei “diversi” in qualsiasi modo essi si presentino: i fatti di Verona e poco prima i fatti di Milano, quattro agenti che pestano di brutto una transessuale ecc. ecc.
di Andrea Inglese Il demonio si avvicina per dirti: “C’è in realtà un enorme bisogno di poesia!” o “È incredibile quanto la nuova generazione s’interessi di poesia!” o “C’è una sorprendente rinascita della poesia!” Io non ci credo ovviamente.
di Rocco Coronato Andrew Rappaport, titolare di un’agiata ditta inglese di marmellate d’arancia a Siviglia, sorrise all’avvocato che gli stava traducendo il necrologio del fratello minore, “Shaky” Peter. Poco prima, Andrew aveva ricevuto impeccabile le condoglianze dei pochi venuti in chiesa (ai funerali dei solitari ci vanno giusto altri solitari)
di Fabrizio Centofanti
I
la paura sottostante, la pineta, e l'ombra
onnipresente della madre, nelle grida violente,
l'impressione di scavare in una pietra,
l'ultima...
Con Igiaba si conclude la nostra inchiesta. Le questioni rimangono aperte, ovviamente; ma, proprio per il desiderio di offrire uno strumento di analisi a...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici,...
(FINIS ITALIAE)
1) Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici,...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici che denunciano...
1) Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano...