di Pasquale Giannino Di primo acchito, potremmo dire questo: è un'opera inclassificabile. Ma è proprio tale difficoltà evidente che incoraggia a superare l'impasse iniziale e ad approfondire l'opera. Il viaggio letterario, filosofico ed esistenziale che il lettore compie sotto la guida esperta e sicura di Onofri, si svolge attraverso l'inanellarsi di centinaia e centinaia di paragrafi brevissimi.
di Massimo Riva È uscito per Einaudi il saggio Giochi d’ombra. Preistoria curiosa della realtà virtuale di Massimo Riva, libro imporante per rendere conto delle complesse genealogie che si celano dietro quelle che liquidiamo banalmente come "tecnologie" dell'attualità...
di Matteo Bianchi Il passato che ossessiona il presente, o meglio, un passato irrisolto che continua a tornare, a bruciare la realtà dei posteri come una brace sepolta ingiustamente. È soltanto una delle chiavi con cui accedere a Virginia nel cassetto (Caffèorchidea, 2024), l’esordio narrativo di Stefano Biolchini.
di Lorenzo Graziani Non riesco a smettere di pensare che l’attuale enfasi sull’utilità della letteratura abbia motivazioni che i marxisti definirebbero “strutturali”. Viviamo in un’epoca in cui domina il principio dell’efficienza, motore essenziale del neoliberismo (...). Se le cose stanno così, viene quantomeno il sospetto che l’ossessione per i benefici della letteratura celi, dietro buone intenzioni, una sostanziale subalternità al sistema.
di Greta Bienati Nell’anno del Signore mille cinquecento dodici, il giorno dodici del mese di maggio, davanti a Francesco Stanga, notaro in Revello, si presentò per sottoscrivere un contratto dotale la saluzzese Caterina Milaneti, accompagnata dal padre Bartolomeo e dal fratello Giovanni Pietro.