davide orecchio

418 articoli scritti
Vivo e lavoro a Roma. Libri: Lettere a una fanciulla che non risponde (romanzo, Bompiani, 2024), Qualcosa sulla terra (racconto, Industria&Letteratura, 2022), Storia aperta (romanzo, Bompiani, 2021), L'isola di Kalief (con Mara Cerri, Orecchio Acerbo 2021), Il regno dei fossili (romanzo, il Saggiatore 2019), Mio padre la rivoluzione (racconti, minimum fax 2017. Premio Campiello-Selezione giuria dei Letterati 2018), Stati di grazia (romanzo, il Saggiatore 2014), Città distrutte. Sei biografie infedeli (racconti, Gaffi 2012. Nuova edizione: il Saggiatore 2018. Premio SuperMondello e Mondello Opera Italiana 2012).   Testi inviati per la pubblicazione su Nazione Indiana: scrivetemi a d.orecchio.nazioneindiana@gmail.com. Non sono un editor e svolgo qui un'attività, per così dire, di "volontariato culturale". Provo a leggere tutto il materiale che mi arriva, ma deve essere inedito, salvo eccezioni motivate. I testi che mi piacciono li pubblico, avvisando in anticipo l'autore. Riguardo ai testi che non pubblico: non sono in grado di rispondere per mail, mi dispiace. Mi raccomando, non offendetevi. Il mio giudizio, positivo o negativo che sia, è strettamente personale e non professionale.

Mar e Dio

di Vincenzo Reale
Si abbandonò sul letto a braccia aperte, si tolse le scarpe. Era inquieta, era stanca. Fece un lungo sospiro, sollevò le sopracciglia, ma invece di sorridere sentì il volto contrarsi in una smorfia di disgusto, e fu solo in quel momento che accettò di piangere

Come uva

di Edoardo Balacchi
Quando ci accorgemmo che il capo era morto ci venne naturale chiuderlo nello sgabuzzino. Lo lasciammo sulla poltrona presidenziale che si era comprato da solo per i dolori alla schiena e ci limitammo a spingerlo nel ripostiglio in cui tenevamo i toner per la stampante, le lampadine di ricambio e le risme di carta

Per un ritorno dei libri di Janet Frame. Cento di questi anniversari

di Anna Toscano
Janet Frame, morta nel 2004, ha scritto libri belli e importanti: in Italia con una fortuna alternata che man mano va scemando. Vorrei che questo centenario aprisse, spalancasse, le porte ad altri cento anni pieni di libri di Frame tradotti e pubblicati

Questi nostri tatuaggi

di Danilo Soscia
Gli infermieri apparecchiarono le lenzuola come fossero una mensa. L’uomo disse che non gli sembrava lecito servire il caffè a quel modo, sul letto dove sua moglie era in coma. Alla fine accettò per debolezza, perché i tatuaggi incisi sulle braccia del caposala lo spaventavano. Tanti minimi oggetti, una lama, una paio di manette, una chiave inglese.

Alcune persone sono rigide come rettili

di Marcello Ranieri
Anna conobbe Marta durante uno sciopero. Si erano notate, poi qualcuno le presentò. Er Matassa? Al bar passarono il tempo a cantare. Anna diceva "La conosci? Bombe, tombe, ombre. Solo in tanta polvere". Marta continuava "Avanzo a duro muso. Cielo aperto e ora chiuso". E così. Poi Marta la invitò a casa, al Nomentano

Tre poesie

di Silvano Panella
Pare che tu possa / Limare le conclusioni / – Uno sgradevole stridio / Quando gli altri si toccano / – Per errore, sicuramente / Appiattiscono le idee / Per riposare le teste / – Non aspetta altro / La gente in affanno / Nella metropoli prosciugata / Da ogni tradizione

Personal Jesus

di Filippo Polenchi
Terra, fuoco, legno, acqua (fluviale, se è di mare è di un mare extra, un Oceano), tempesta. Le myricae di Andrea Dei Castaldi scoppiano nel fragore orchestrale delle sue storie. Sono storie come gherigli di noci, dentro a gusci concavi – ma non vuoti – che descrivono il profilo del cielo, delle eclissi.

I disegni di Picasso

di Max Mauro
Sono preziosi, i disegni di Picasso. Non c’è in tutta l’America Latina una collezione simile. Non ce l’hanno nemmeno a New York, nell’America del nord, quella che impunemente reclama il nome del continente solo per sé. La collezione di Picasso è costata settecentomila dollari negli anni Ottanta del secolo scorso

Acanto

di Lorenzo De Rose
Le voleva gialle. Gialle con la scritta a pennarello blu. Era stato piuttosto chiaro e glielo aveva specificato più d’una volta, onde evitare che le comprasse di altri colori. I fogli che si trovava in mano erano con le etichette adesive bianche
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