lisa ginzburg

13 articoli scritti
Lisa Ginzburg ha scritto i romanzi Desiderava la bufera (Feltrinelli 2002), Per amore (Marsilio 2016, Au pays qui te ressemble, Verdier 2019), Cara pace (Ponte alle Grazie 2020, candidato al Premio Strega), le raccolte di racconti Colpi d'ala (Feltrinelli 2006, Premio Teramo 2007) e Spietati i mansueti (Gaffi 2016, Premio Renato Fucini 2017), i mémoir Malìa Bahia (Laterza 2007), Buongiorno mezzanotte, torno a casa (Italo Svevo 2017) e Pura invenzione. Dodici variazioni su Frankenstein di Mary Shelley (Marsilio 2018). Collabora con Avvenire.

I tetti a mantella

        I tetti a mantella di Patrizia Fistesmaire “La prossima volta che riòmprà i mmirtilli glielo ficco ner culo!” “Oh Kevin, mah che...

Moravia e la sabbia magica

di Fernando Bassoli
Credevo fosse l’Africa: era solo Sabaudia, ma nel 1981 avevo dodici anni e le bianche mura dell’albergo delle vacanze mi sembravano quelle del palazzo di un romanzo d’avventura.

Cavalcare la tigre. Sull’economia dell’attenzione di Jenny Odell

di Lisa Ginzburg
Jenny Odell sa cogliere le derive della virtualità restituendole in un ragionamento stringente e solido proprio perché mai banalmente e direttamente critico

Trasporre guardando. Su “Le pupille” di Alice Rohrwacher

di Lisa Ginzburg - Un colpo di genio, spontaneo e rapinoso come ne capitano agli artisti, ha fatto scegliere ad Alice Rorwacher di trasporre al femminile testo e tema di una lettera che Elsa Morante scrisse a Goffredo Fofi

Grossman, attualità della guerra

di Lisa Ginzburg
Il 7 Aprile è uscita su "Avvenire" la recensione al romanzo "Stalingrado" di Vasilij Grossman (Adelphi, traduzione di Claudia Zonghetti) qui ripubblicata.

Giorgio Ghiotti, “Biglietti prima di andare”

Giorgio Ghiotti, "Biglietti prima di andare" E' uscita presso l'editore  Ensemble una raccolta di poesie di Giorgio Ghiotti, ne pubblichiamo una piccola scelta.

Maria del Mezzogiorno_un racconto

di Valeria Merante
Il freddo mi punge la faccia mentre lei dice tu non puoi stare qui. Suo marito rimane muto di fianco a lei, mi guardano entrambi dall’alto mentre io resto seduta, inchiodata al muretto come in attesa dell’ultima sentenza

Corpi astinenti

di Lisa Ginzburg
In questi tempi difficili per tutte le relazioni, più che una libera scelta, parlare di astinenza dal sesso può evocare una penosa costrizione alla condanna del distanziamento.

Distopia del ritorno

di Lisa Ginzburg
C'è in ogni ritorno un moto circolare; quasi, verrebbe da dire, è essenza del rivolgersi all'indietro, sua prospettiva obbligata, una geometria concentrica
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