moysikh!

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Colonna (sonora) 2024

di Claudio Loi
15 album in rigoroso ordine alfabetico per ricordare il 2023 e affrontare le insidie del quotidiano con il piglio giusto. Perché la musica, quella giusta, è la migliore medicina che si possa trovare sul mercato. Buon ascolto!

Les nouveaux réalistes: Annalisa Lombardi

di Annalisa Lombardi
Per questa nuova puntata dei nouveaux réalistes, un polittico di esistenze minime perdute tra i massimi sistemi della vita e della storia. Come nei Racconti con colonna sonora di Sergio Atzeni, la voce dei personaggi è incisa sulla musica di fondo delle cose. (effeffe)

I poeti appartati: Enzo Campi

di Enzo Campi
Da quando lo conosco, da più di trent'anni, ho sempre percepito nella "manifattura creativa" di Enzo Campi, che si trattasse di teatro o di poesia, il tentativo di dialogo tra la mano che fabbrica e quella che pensa. La selezione di poesie tratte dalla sua silloge, Sequenze per cunei e cilindri  che il lettore di NI potrà leggere conforta, credo, quella mia percezione dell'origine. effeffe

Les nouveaux réalistes: Mirco Salvadori

di Mirco Salvadori
Che altro nascondeva quella frase letta all’inizio dei suoi intricati pensieri, quelle parole legate alla banalità. Forse che nel suo intimo sentiva bruciare la fiamma del finto e ridicolo nichilismo? O più semplicemente, era un metodo di fuga ben studiato per evitare le frane, gli smottamenti di un lungo percorso.

Overbooking: Antonio Milano

di Gigi Spina
Potrei cominciare prendendo a prestito e adattando una frase di Lilian Terry, jazzista e divulgatrice di jazz scomparsa il 29 giugno a Nizza: “Io non leggo con l’occhio del filologo recensore, io leggo con l’orecchio dell’appassionato di jazz”. Parlare del libro di Antonio Milano significa, infatti, eseguirlo di nuovo, quasi un’improvvisazione jazz, seguendo la linea armonica e riproponendolo con suoni di parole diversamente modulati. Perché il libro è fatto così, dalla prima all’ultima pagina.

Sibili e spasmi: Polly Jean oltre la fossilizzazione del rock

di Stefano Solventi
In poche parole, Harvey si sta prendendo il rischio di volersi tanto poeta quanto musicista, forse addirittura prima poeta che musicista.
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