di Chiara Valerio
Rivedrò domani le banchine
e la muraglia e l’usata strada.
Nel futuro che s’apre le mattine
sono ancorate come barche in rada.
Ossi di seppia, E. MONTALE
A cinque anni ho preso in mano un coltello per affettare il pane e mi sono tagliato un dito. Una brutta ferita, la falangetta del dito medio pencolava spaventosamente. Mio padre mi ha portato all’ospedale come se una spada mi avesse trafitto il cuore e...
di Chiara Valerio
Nasce una specie di bellezza, fatta di negazione,
di ingenuità, di spavalderia.
Ero dunque sorda, arida, dura. Come potevo non essere appagata una volta per tutte, capire tutto di lui una volta per tutte? Dev’essere che non c’è mai una volta per tutte. Le parole tra noi leggere è un libro di simboli e pertanto è un’opera al nero. Si apre con una premessa di carne Comunque, io sono...