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Alessandro Garigliano

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La vita è un corpo

di Alessandro Garigliano Non mi piace essere sentimentale, per cui mi è difficile recensire Una vita come tante, scritto da Hanya Yanagihara e tradotto da Luca Briasco (Sellerio 2016). Ma è stata una lettura, se non travolgente perché la storia non è incalzante, di certo appassionante, terribilmente appassionante. Sospendere la lettura, anche per poche ore, costava fatica e, mentre facevo altro, i personaggi e le trame del libro non mi abbandonavano...

La creazione del lutto

di: Alessandro Garigliano Non so se durante la lettura de L’invenzione della madre di Marco Peano (minimum fax 2015) mi abbia commosso più la storia o lo stile. Non starò qui a rimuginare se ciò che si racconta sia biografia o invenzione, e in che percentuali. Si narra in terza persona con una voce vicina, quasi complice, al protagonista ventiseienne che ha nome Mattia (l'unico in tutta la storia a...

TRE DIALOGHI CON LA MORTE

V. DI T. PYNCHON, INFINITE JEST DI D. F. WALLACE, TUTTO SU MIA MADRE DI P. ALMODÓVAR di Alessandro Garigliano Ho confrontato tre opere che hanno ben poco in comune. Mi pare un attacco niente male per convincere il lettore a lasciare perdere o a farmi incatenare. In realtà mi sono convinto che a intime profondità tutt’e tre le opere di cui voglio trattare siano sovrastate dalla morte. Per morte non...

L’ultimo nostos di Ulisse #6

di Alessandro Garigliano Un altro tipo di osservazione è stata fatta, dal punto di vista mitico-letterario, da A. M. Morace, per il quale una volta “constatata la demitizzazione di quel mondo piscatorio che, idealizzato da ‘Ndrja, ne aveva originato il nostos”, ‘Ndrja verrebbe irresistibilmente attratto dall’affascinante “non vita sepolcrale”,(70) cioè dall’estrema possibilità di vivere nel mito. Porgendo la fronte alla pallottola l’eroe si congeda dalla vita per ricongiungersi col mondo prenatale, sorvolato...

L’ultimo nostos di Ulisse #5

di Alessandro Garigliano Per comprendere il tema del viaggio che si compie in Horcynus Orca, riesce ancora una volta d’aiuto l’etimologia, estratta stavolta da W. Pedullà: “A sentire Alberto Savinio, ‘ uno dei probabili etimi di Mare, e proposto come tale da Curtius, è il sanscrito Maru che significa deserto, e propriamente cosa morta, dalla radice Mar, morire”.(61) Il trapasso dalla Sicilia al continente avviene per mare, quindi, potremmo dire,...

L’ultimo nostos di Ulisse #4

di Alessandro Garigliano Quando sotto le mura di Troia si doveva scegliere il modo di assediare la città, al fine di espugnarla, vi furono due punti di vista, due atteggiamenti esistenziali, archetipici: uno era il cavallo di Ulisse. Affrontare la dura realtà coi colori dell’intelligenza. Sfruttando l’astuzia penetrare la meta bramata. Vengono usate insomma le stesse armi della realtà multiforme e cangiante. Achille, invece, contrasta la realtà affrontandola di petto....

L’ultimo nostos di Ulisse #3

di Alessandro Garigliano A proposito di nekuia, del senso simbolico del viaggio negli inferi che attraversa il nostro romanzo, risulta affascinante considerare l’articolo di A. Romanò. Se, come abbiamo sostenuto, il nostos del protagonista avviene in una dimensione oltremondana, nell’unico luogo che può assolutamente offrire a chi ha il privilegio di percorrerlo l’apprendimento della verità, se l’atmosfera in cui sono immerse l’esperienze del protagonista rimanda alla dogmatica certezza dei sogni profetici, allora ha ragione A. Romanò...

L’ultimo nostos di Ulisse #2

di Alessandro Garigliano Il viaggio di ritorno di ‘Ndrja è un ripiegamento e una fuga dal continente negativo alla positività dell’isola, dalla terra al mare, dalla guerra alla pace, dal presente della disfatta al passato di Cariddi. Ma attuandosi il viaggio il rapporto etico si ribalta. Passando dal tempo della memoria e della prospettiva mentale (speranza, volere, parole) al tempo dell’azione, l’eroe passa dal positivo al negativo, da un passato...

L’ultimo nostos di Ulisse #1

di Alessandro Garigliano “‘Dove stiamo andando’, chiede Enrico di Ofterdingen, l’eroe dell’omonimo romanzo di Novalis, alla misteriosa figura femminile che gli è apparsa accanto all’antichissima rupe nella foresta, dove è diretto il nostro cammino? ‘Sempre verso casa,’ gli risponde la fanciulla, conducendolo a una larga e luminosa radura”.(1) Iniziamo così il nostro viaggio attraverso Horcynus Orca, accompagnando il protagonista verso quella che sarà la sua unica possibile meta. Rilevando la pregnante...
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