di Mariasole Ariot Le nubi che non sanno i temporali ci crollano dall'alto, di gambe spalancate per un bimbo già morto solo morto già nel prima di arrivare a compimento
di Marco Balducci non rinunciare, saldarsi alle linee in mo-
vimento, alle luci delle gallerie che scor-rono
in serie veloci, alle voci che tornano in
mente.
di Mariasole Ariot La soglia è un'incisione provvisoria, ci fende e non rinnova l'aperto all'universo: dichiarare che l'esistenza ha un nuovo nome, la stanza: sanguisuga di assoluti.
di Mariasole Ariot I terrestri in fila indiana continuano a montare, si corteggiano silenzio ad un silenzio: i polmoni medicati hanno case a cui tornare come arvicole che sanno il predatore. Voi avete cento porte chiuse a chiave: a me cade dalla tasca una finestra