100 anni Toro

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Foto:Luigi Bertazzini, Valentino Mazzola con il figlio Sandro poco prima dell’incidente avvenuto il 4 maggio 1949
(Gazzetta del Popolo – archivio fotografico, cart. 254, busta 17925).

Mé Grand Turin…
di
Giovanni Arpino

Ross come ‘l sangh, fòrt come ‘l barbera
veuj ricordete adess, mè grand Turin.
An coj ani ‘d sagrin
unica e sola, la Toa blëssa a j’era

I vnisìo dal gnente, da guèra e fam
– carri bestiame, tessere, galera –
fratej mòrt an Russia e Partigian
famije spantià, spërduva ògni bandiera.

I j’ero pòver, livid, ësbaruvà
gnanca ‘n sòld ësla pel, e për rusché
it duvavi surié, brighé, preghé
fin-a l’ùltima gusa dël tò fià

Fumé a vorìa dì na cica an quat
për divertisse, i dovìo rìje ‘d pòch,
pë mangé, i mangiavo fin-a ij gat
i j’ero gnun: ij furb come ij fabiòch

Ma na fior i ‘l l’avìo e it j’ere Ti Turin,
tajà ‘nt l’assel, a l’era Toa bravura
gioventù nòsta, che tuti ij sagrin
it portavi vìa con Toa fàcia dura.

Toa fàcia d’uvrié, mè Valentin
mè Castijan, Riga, Lòik e col pistin
ëd Gabèt, ch’a -j fasìa vnì tuti fòl
con vint drìbling, e peui a l’era gòl.

Filadèlfia ! Ma chi a sarà ‘l vilan
a ciame-lo un camp? L’era na cun-a
dë speranse, ‘d vita, ‘d rinassensa,
l’era sugné, crijé, l’era la lun-a
l’era la stra dla nòsta chërdensa

It l’has vinciù ‘l mond
a vint ani it ses mòrt
Mè Turin grand
mè Turin fòrt

nota al margine:
Ho scoperto questa poesia passeggiando per le strade della città. Si festeggiava il centenario della squadra Operaia per eccellenza. E con mio fratello- eravamo insieme- abbiamo letto quei versi, in vetrina. Parole potentissime, m’erano parse, e ancor di più leggendole ad alta voce. Bellissima poesia.

5 Commenti

  1. carissimo Giancarlo. ho aggiunto la didascalia uor ora. Comunque è con il figlio Sandro
    abrazi e bazi
    effeffe

  2. Sono Juventino, ma sono torinese e queste parole, questa lingua e questa poesia mi ha commosso lo stesso. Una tragedia, una squadra, un sogno. Una terra.

    M.

  3. “Tifare Toro è amare la propria mano sinistra. È uno smembramento quasi artaudiano, se vogliamo. È come negare che il proprio corpo abbia una parte destra.” Carmelo Bene

    “Eccoli in cinquecento, in seicento, l’uno addosso all’altro, nel piazzale, primi arrivati. Di continuo sopraggiungevano persone, e sempre più belle, correndo veloci, con bandiere granata e trombe. Si avviavano veloci verso la curva Maratona, ma c’erano di quelli che preferivano fermarsi per strada. Ad un certo punto si trovarono circondati. La polizia aveva anticipato le loro intenzioni. Volevano portare solidarietà agli squatters, in quei giorni ribelli con giustezza e in lutto per morte assurda. Tutti correvano di qua e di là, piangendo per i fumi. Soltanto un’ora dopo riuscirono ad entrare, sofferenti, trafelati, con dentro una rabbia universale. SOLIDARIETA’ AGLI SQUATTERS. RIBELLARSI E’ GIUSTO. Questo striscione esposero gli Ultras Granata, in un giorno qualunque di aprile, dopo che Edo e Sole caddero sotto i colpi, caddero coi loro sorrisi dolci e con lo sguardo in giù, ritirandosi dal lungo inverno.” Antonio Delfi

    “Berlusconi servo di Bush in guerra vacci tu.” Striscione degli Ultras granata in occasione di un Torino-Milan.

    Marco P.

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francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
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