Sul discorso di accettazione del Nobel da parte di Bob Dylan
di Alberto Brodesco
Come spesso accade nei discorsi pubblici di Bob Dylan, anche il suo “Banquet Speech”, la nota di accettazione del premio Nobel letta, in sua assenza, dall'ambasciatrice USA in Svezia, fa cozzare superbia e modestia, auto-consapevolezza e auto-ironia. In un passaggio del discorso, Dylan si avventura persino in un “But, like Shakespeare, I too...”.
“Like Shakespeare, I too”?!?
Se...