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Damiano Sinfonico

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José Carlos Rosales, Se volessi potresti alzarti e volare

José Carlos Rosales (Granada, 1952) ha pubblicato otto libri di poesie, di cui l’ultimo intitolato Si quisieras podrías levantarte y volar (Madrid, Bartleby Editores, 2017; in italiano: Se volessi potresti alzarti e volare). Il libro è composto da venticinque sequenze che raccontano la storia di un uomo in fuga. Presentiamo la prima, la quarta e la quinta, a cura di Damiano Sinfonico. * I (Le ali) Sarai così stanco che ti sentirai...

Non voglio annoiare il mondo con i miei aforismi

di Damiano Sinfonico Buoni propositi Fare di tutto per non scrivere un libro. Fascino e repulsione Gli autori estremamente prolifici, come quelli estremamente parchi, affascinano e respingono: nei primi si sospetta il poco nel molto e nei secondi il molto nel poco. Ma dei primi basta leggere poco per indovinare molto e dei secondi bisogna leggere tutto per indovinare quello che manca. Il mistero della scrittura Quando si scrive è necessario sentirsi unici, quando si...

Altre notizie su Nuvola

di Damiano Sinfonico Una volta Nuvola andò a Cuneo a cercare dei poeti. Gli dissero che non ce n’erano, si erano trasferiti a Milano. Però in provincia ne era rimasto uno, un mezzo poeta, perché scriveva prose. Allora andò in cerca di lui e lo trovò. Aveva la testa rasata e con accento piemontese gli disse: “Io scrivo prose brevi”. E Nuvola gli disse: “Io ho bisogno di alcuni versi,...

aforismi e dintorni/2

Modesti tentativi per tramandare un ricordo di Nuvola scrittore di Damiano Sinfonico (inediti) Attese una lettera tutta la vita; quando arrivò, diceva soltanto: “Qui piove”. Ossequiava i suoi interlocutori con un silenzio fragoroso. In giro chiedeva se qualcuno fosse stato in Nepal, per caso o per errore. La sua ombra era più corta delle altre. Nell’unica lettera d’amore che scrisse, si limitò a un laconico: “Il tuo cuore è troppo grande per la felicità”; e fu...

Cinque poesie inedite

di Damiano Sinfonico Ho percorso tante case. Una diversa dall’altra. E una uguale all’altra. Non saprei dire che cos’è una casa. È più grande di poche stanze. E più piccola di un’idea. Ci è noto ogni particolare. Le casse da cui soffia la musica. Il colore della spugna per i piatti. Da dove salgono i rumori del mattino. Casa è dove abbiamo le ciabatte. * “Il mio regno per una tazza di tè”. Annego in un racconto di Cechov. Supero i capitoletti uno dopo...

Aforismi e dintorni

di Damiano Sinfonico La cosa più snob è vivere a Parigi per poter dire “io non ci vivrei”. Una casa è più grande di poche stanze e più piccola di un’idea. Una tesi è un’opera di finzione ben documentata. I poeti hanno un bel ritratto. Le sensazioni più minute (la tazzina che tocca le labbra, il tappo che si stacca dalla penna, il fruscio del giornale) allietano la giornata. Tutti gli ieri è sbagliato, che...

Storie (quattro inediti)

di Damiano Sinfonico     Mi telefona nei momenti sbagliati. Sempre, chiunque. Non rispondo più. Lo faccio apposta. Appare il numero sul display, e mi secca. Lascio correre gli squilli, me ne infischio. Richiamerà più tardi, nel pomeriggio, o alla sera. Chiamerà quando ci sarà qualcuno in casa, non io. La casa diventa una conchiglia. Squilla, squilla, come fosse disabitata. Io mi avvolgo nelle sue pareti bianche, e resto in ascolto. A volte ho la tentazione di staccare la corrente. * Ci tocca questa...
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