di Pierluigi Pellini
Torno ancora una volta sulle calunnie di Vittorio Messori nei confronti di Émile Zola: le puntate precedenti si leggono su Nazione Indiana del 14 e del 26 marzo («Bufale dei Pirenei» e «Bufale alla carica»). Sarà il mio ultimo intervento: innanzitutto perché Émile Zola non ha bisogno di vestali a tempo pieno; in secondo luogo, perché gli scritti apologetici di Messori si commentano da sé (uno dei più recenti, sul «Corriere» dell’11 marzo scorso, suggerisce che il crimine di una donna che decide di interrompere una gravidanza indesiderata sia ben più grave di quello di cui si sono macchiati i preti pedofili che affollano le cronache di queste settimane).… Leggi il resto »