«Tra questa nuda e tristissima copia
correan genti nude e spaventate,
sanza sperar pertugio o elitropia:
con serpi le man dietro avean legate;
quelle ficcavan per le ren la coda
e 'l capo, ed eran dinanzi aggroppate.»
Così Dante (Inferno, XXIV, 91 - 96) sistema i ladri, tanto per dire che neppure lui ne aveva una grande considerazione, semmai aveva più riguardi per i lussuriosi, vedi Paolo e Francesca).
Credo, anzi temo, di avere un’età...