Articolo precedente
Articolo successivo

Dolores Prato: Scottature

Esce per Quodlibet una nuova edizione di Scottature, racconto di Dolores Prato premiato nel 1965 allo “Stradanova” di Venezia. Storia dell’uscita nel mondo di una ragazza cresciuta in convento il testo è, come scrive la curatrice Elena Frontaloni, la prima manifestazione della “prosa tarda” dell’autrice per “la rapidità imprevedibile del dettato, la vividezza linguistica in studiato accordo con l’oralità, il rifiuto di lirismi e frammentismi d’accatto, uno humour malinconico e spaesato, l’autobiografia come spazio e non come genere della propria scrittura”.
Del racconto, per gentile concessione dell’editore, riproduciamo qui di seguito la “lassa” o “sospensione” finale.

 

***

 

Ma per continuare gli studi lasciai di nuovo la clausura conventuale, e, con un moto tanto spontaneo che io l’avvertii dopo che era avvenuto, ruppi anche la clausura che avevo imposto a me stessa. Uscii fuori e guardai: l’amore fioriva intorno a me con l’esuberanza dei roseti a primavera, ed era tutto del tipo di quella rosa rossa. Io sorrisi e lui mi prese per mano; fummo felici e sfacciati come la rosa. Poi, non so perché, sempre meglio non sapere, egli fece a me quel che io non avevo fatto alla rosa, quel giorno che non avevo imparato nulla: mi gualcì e mi buttò.

Print Friendly, PDF & Email

articoli correlati

Nota sul romanzo gotico

di Adriano Ercolani
Pubblichiamo alcuni estratti della postfazione di Adriano Ercolani al volume L’amante del diavolo di John William Broad-Innes, in uscita il prossimo 10 febbraio per Venexia Editrice, che ringraziamo.

Narcisismo

di Samir Galal Mohamed
«Le persone si incontrano e si perdono: con buona pace del principio di non contraddizione, ci sono ragioni sufficienti che non lo sono simultaneamente. E, tertium datur, ci sono pure ragioni per non sentirle».

Malizia Christi, o il mondo salvato da Davide Cortese

di Giorgiomaria Cornelio
Tra i libri favoleggiati in Malizia Christi (Eccedere eccetera, Sbarcare il sudario, Il libro nero dei poeti bambini) manca sicuramente la biografia del suo autore, che costituirebbe uno dei titoli...

Trentacentesimi

di Massimo Salvati
Sembra tutto un super cadere, un super morire: la cosa peggiore potrebbe essere andar via con tutti i pregiudizi intatti. Pensava a questo, di preciso...

Preferisco l’arancio amaro

di Giorgiomaria Cornelio
Mio padrone, vi scrivo per dirvi che sono di un'altra obbedienza. Non mi riconosco in questo sistema stellare, che inclina e straborda fin dentro la fabbrica. Non voglio raggiri...

Oltre Tony Effe: sottomissione, liberazione, ambiguità degli immaginari

  Sulla stupidità della supposta "censura" a Tony Effe si sono già espressi in molti ( anche se sarebbe meglio...
Giorgiomaria Cornelio
Giorgiomaria Cornelio
Giorgiomaria Cornelio è nato a Macerata nel 1997. È poeta, scrittore, regista, performer e redattore di «Nazione indiana». Ha co-diretto la “Trilogia dei viandanti” (2016-2020), presentata in numerosi festival cinematografici e spazi espositivi. Suoi interventi sono apparsi su «L’indiscreto», «Doppiozero», «Antinomie», «Il Tascabile Treccani» e altri. Ha pubblicato La consegna delle braci (Luca Sossella editore, Premio Fondazione Primoli), La specie storta (Tlon edizioni, Premio Montano, Premio Gozzano) e il saggio Fossili di rivolta. Immaginazione e rinascita (Tlon Edizioni). Ha preso parte al progetto Civitonia (NERO Editions). Ha curato, per Argolibri, l'inchiesta letteraria La radice dell'inchiostro. La traduzione di Moira Egan di alcune sue poesie scelte ha vinto la RaizissDe Palchi Fellowship della Academy of American Poets. È il vincitore di FONDO 2024 (Santarcangelo Festival), uno dei direttori artistici della festa “I fumi della fornace” e dei curatori del progetto “Edizioni volatili”. È laureato al Trinity College di Dublino.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: