Todesfuge

Fuga di morte

Nero latte dell’alba noi lo beviamo la sera
lo beviamo a mezzogiorno e al mattino lo beviamo la notte
noi beviamo e beviamo
scaviamo una fossa nell’aria là non si sta stretti
Nella casa abita un uomo e gioca con i serpenti e scrive
scrive in Germania quando vien buio i tuoi capelli d’oro Margarete
scrive ed esce davanti a casa e lampeggiano le stelle
chiama con un fischio i suoi segugi
fa uscire con un fischio i suoi ebrei fa scavare una fossa nella terra
ci ordina ora suonate alla danza

Nero latte dell’alba noi ti beviamo la notte
ti beviamo al mattino e a mezzogiorno ti beviamo la sera
noi beviamo e beviamo
Nella casa abita un uomo e gioca con i serpenti e scrive
scrive in Germania quando vien buio i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith scaviamo una fossa nell’aria là non si sta stretti

Lui grida infilzate più a fondo la terra voialtri e voi cantate e suonate
prende il ferro nella cintura lo brandisce azzurri sono i suoi occhi
infilzate più a fondo le vanghe voialtri e voi continuate a suonare alla danza

Nero latte dell’alba noi ti beviamo la notte
ti beviamo a mezzogiorno e al mattino ti beviamo la sera
noi beviamo e beviamo
nella casa abita un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith e gioca con i serpenti

Lui grida suonate più dolce la morte la morte è maestra in Germania
lui grida traete un suono più cupo ai violini salite come fumo nell’aria
poi avrete una fossa nelle nuvole là non si sta stretti

Nero latte dell’alba noi ti beviamo la notte
ti beviamo a mezzogiorno la morte è maestra in Germania
ti beviamo la sera e al mattino beviamo e beviamo
la morte è maestra in Germania azzurri sono i suoi occhi
ti colpisce con palla di piombo ti colpisce preciso
nella casa abita un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
ci aizza contro i segugi ci regala una fossa nell’aria
e gioca con i serpenti e sogna la morte è maestra in Germania

i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith

(traduzione di Anna Ruchat)

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mariasole ariothttp://www.nazioneindiana.com
Mariasole Ariot ha pubblicato Essendo il dentro un fuori infinito, Elegia, opera vincitrice del Premio Montano 2021 sezione opera inedita (Anterem Edizioni, 2021), Anatomie della luce (Aragno Editore, collana I Domani - 2017), Simmetrie degli Spazi Vuoti (Arcipelago, collana ChapBook – 2013), poesie e prose in antologie italiane e straniere. Nell'ambito delle arti visuali, ha girato il cortometraggio "I'm a Swan" (2017) e "Dove urla il deserto" (2019) e partecipato a esposizioni collettive.  Aree di interesse: letteratura, sociologia, arti visuali, psicologia, filosofia. Per la saggistica prediligo l'originalità di pensiero e l'ideazione. In prosa e in poesia, forme di scrittura sperimentali e di ricerca. Cerco di rispondere a tutti, ma non sempre la risposta può essere garantita.
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