di Evelina Santangelo
Un furgone carico di persone e cose si ferma nel cuore della città, in un parcheggio alberato a ridosso del salotto buono.
Sulla piazza si riversa un numero indefinito di rom, uomini, donne, bambini armati di bombola a gas, griglia per arrostire la carne, bidoni d’acqua per lavarsi, sedie, mentre uno di loro estrae una lama di rasoio e si mette a rasare i capelli di un ragazzino a mo’ di barbiere, di quei barbieri che a volte si vedono in certe foto antiche che sembrano ancora più antiche dei loro 50 anni, con quei clienti seduti su sedie di paglia o di legno in qualche slargo a ridosso di un muro di pietra.… Leggi il resto »