Altre riflessioni sul ruolo della critica e degli intellettuali
di Federico Ferrari

Romolo Bugaro pone nel suo articolo un’interessante opposizione tra il “pensiero nudo” e la “parola armata” . Pur comprendendo le ragioni da cui nascono le sue tesi, credo che le cose non stiano esattamente così. Non esiste cioè questa alternativa. E per diverse ragioni.
Non esiste un’alternativa tra un atteggiamento teoretico teso all’autosmascheramento o all’autodenudamento (Nancy) e una postura critica orientata invece verso una presa di parola coniugata e forte, capace di smascherare la menzogna che, travestendo il reale, ci avvolge e ci accieca (Sanguineti).






Esiste, nella città di Amsterdam, un piccolo luogo affacciato su un calmo canale. È la stella polare di chiunque, in Olanda, ami la nostra letteratura. La Libreria Bonardi, unica libreria italiana nel paese di Vermeer e Cruijff, compie in questi giorni 25 anni. Per l’occasione Marina Warners – la titolare – ha dato alle stampe un elegantissimo piccolo volume dal titolo Il sonetto italiano attraverso i secoli.

Quest’ultimo di Allen rischierà di passare quasi inosservato, quanto meno farà la figura del prodottino composto nei ritagli di tempo, tra una causa in tribunale e una seduta dall’analista. Ci piacerebbe però cercare di prendere una posizione che oltrepassi serenamente la masnada di articoli concentratisi sulla sempiterna difficoltà del regista di uguagliare o avvicinare le opere di almeno un decennio fa. E per fare questo dovremmo rinsavirci dai (pre)concetti passatisti dell’alleniano doc che sonnecchia in noi e lasciarci andare a una decisiva torsione del nostro sguardo in favore di qualcosa di diverso, o almeno di inaspettato.
1.2 Banalità del potere
Questa dell’anarchico di destra è una treoria estetica nel senso specifico di essere un germe di Weltanschauung.