di Gianni Biondillo
Scopro solo ora questo gioiello che Gianni Biondillo ha lasciato cadere con nonchalance in una finestra dei commenti (i commenti alla recensione di Francesco Longo al film di Peter Fly, L’eredità, in Archivi per mese di aprile). Lo ripubblico qui d’autorità, senza chiedergli il permesso: se Biondillo si arrabbia, vorrà dire che andrò a chiedergli scusa alla presentazione del suo Per cosa si uccide, oggi giovedì 22 alla Libreria del Giallo, a Milano, in via Peschiera, 1, ore 19.00, con Raul Montanari. (T. S.)
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1.
Insomma, per capirci: c’è questo qui, pensa l’assurdità, che se la cammina bello bello e chi ti incontra? Un poeta morto quasi duemila anni prima. E giù gridolini, mancamenti, ma come mi piaci, ma quanto sei bravo, tu per me sei un maestro, un mito (e così per tutto il tempo. Roba che alla fine credi che sia gay e anche un po’ necrofilo). Ma questo è ancora niente. Manco fosse San Paolo che ti fa il nostro? Una bella visita all’Inferno.