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Gilles Weinzaepflen

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“Soleil grigri” (4/4): da “Salut, voilà”

di Gilles Weinzaepflen traduzione di Alessandra Cava   .   Mio padre fumava molto. Sesso e sigarette avevano per lui lo stesso futile valore. Quando le notti erano lunghe ed era preso dal desiderio di conversare, accadeva che, una volta esaurita la sua riserva di Gitanes, ridesse vita ai suoi mozziconi, tirandoli fino alla consunzione del filtro. *   È la claustrofobia che si portò via mio padre, la paura di entrare nell’abitacolo ristretto della risonanza magnetica,...

“Soleil grigri” (3/4): da “La primavera torna indietro”

di Gilles Weinzaepflen traduzione di Alessandra Cava . Perché credi di pensare come un ricco? Penso come un ricco perché ho le tasche piene. In che modo le tasche piene condizionano il tuo pensiero ricco? Il mio pensiero ricco è condizionato dalle tasche piene perché mentre penso sento il tintinnio delle monete, e questo mi turba. Quel tintinnio non ti è indifferente? No, il mio pensiero non è indifferente al tintinnio delle...

“Soleil grigri” (2/4): da “Cardine Kinski”

di Gilles Weinzaepflen traduzione di Alessandra Cava   .   Cardine Kinski   Per le montagne i frutti dell’aria la concentrazione riluce come rottura   *   Bisogno di cucire con poche parole per fare un abito di distanza   *   Che fortuna essere accanto al quasi possibile nel mezzo di questo niente   *   Si teme avvicinandosi di farlo cadere ma è sul bordo senza cadere   *   Ridipingere la dimora di un colore difficile che sembri non più nuova ma che i diversi toni della sua storia siano messi in risalto   *   Forchetta coltello cucchiaio la mano degli altri è tutto questo   *   Colpo di fine del mondo tosse...

“Soleil grigri” (1/4): da “Quarto vuoto”

di Gilles Weinzaepflen traduzione di Alessandra Cava   .   È seduto sulle piastrelle, rannicchiato tra il tavolo basso e l’armadio, le spalle al muro, a torso nudo. Porta dei pantaloni chiari. Il suo orologio da polso indica le 10:30. Probabilmente è mattina. Sulla sua spalla sinistra, un tatuaggio. Forse un uccello in volo, le ali spiegate e la testa che sparisce verso la scapola. Due pacchetti di Gitanes sono appoggiati sul piano. Il...

Domenica pomeriggio sul ponte (un racconto)

di Giacomo Sartori à Gilles Weinzaepflen Un poeta con un corpo leggero e come sospeso nell’aria da poeta camminava su un ponte che scavalcava un fiume tranquillo ma anche greve di marrone determinazione, perché nelle settimane precedenti aveva invaso le rive, quasi scavallando nelle vie della cittadina. Con lui c’era una donna leggera e come sospesa nell’aria che scuoteva le anche a ogni passo, ma con una grazia trattenuta di cavalla...
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