Da Borges a Bateson, Daniele Barbieri esplora la trasformazione dell’idea di Dio: dal dualismo cartesiano e dall’ontologia di Nicea alla visione di Panikkar fino al Bateson di Tagliaferri, per cui il divino è complessa rete vivente, che unisce il sacro e il bello.
di Domenico Pinto
«Erice, odoranti di salvia i suoi paradisi, ingiù dallo scosceso il mare cresputo immobile, terse come stoviglie le strade spirali, ingressi ed imposte chiusi, laddentro cortili dove minuscole lune l'acqua nei profondissimi pozzi in echi, ben scarsa entro cisterna simmetrica, framezzo qualche albero, mura mura convolvoli, secondari usci su candida viuzza tra verdi persiane opposti a quelli maestri».
È il bandolo di Testamento, e già il lettore ha...