di Francesca Fiorletta
Alice aveva quattro anni, e non sapeva ancora parlare.
I genitori erano molto preoccupati, perciò la portavano dal pediatra prima una volta al mese, poi una volta a settimana, e poi addirittura tutti i giorni.
La mamma andava a riprenderla da scuola alle quindici e trenta, puntuali, ogni pomeriggio; parcheggiava l’auto in doppia fila all’imbocco del vialetto, bussava con due nocche alla porta a vetri, e s’accertava con la...
di Francesca Fiorletta
La mia educazione sentimentale è passata attraverso libri assai differenti tra loro.
Il primo pianto, probabilmente, dirotto, l’ho fatto certamente durante l’esemplare morte della sorella Beth in Piccole Donne, di Louisa May Alcott; il primo brivido, per nulla vago, con Agatha Christie, quando vennero rinvenute tracce di noci in uno spray per l’asma, io sono allergica alla frutta secca, e - con tutta evidenza - anche la vittima...
di Antonio Sparzani
Sono stato negli Stati Uniti nell’anno accademico 1971-72. Durante l’estate del ‘72 ho viaggiato in macchina da costa a costa, da New York a Santa Barbara, uno dei campus dell'Università della California. Viaggiavo sfruttando ospitalità organizzate di famiglie più o meno benpensanti degli States, oltre a campeggi e occasionali motels. Cercavo di fare il turista intelligente e partecipe, però facevo il turista. Volevo vedere gli spazi...