risultati della ricerca

prose brevi

se non hai trovato quello che cercavi prova con un altro termine

Da “Tra le cose e gli altri”

di Ivan Ruccione
[Pubblichiamo un breve estratto di Tra le cose e gli altri, in uscita per Arkadia, racconti brevi e brevissimi. L'autore cura anche il blog Mirino, dedicato alle scritture brevissime in prosa.]

aforismi e dintorni/2

Modesti tentativi per tramandare un ricordo di Nuvola scrittore di Damiano Sinfonico (inediti) Attese una lettera tutta la vita; quando arrivò, diceva soltanto: “Qui piove”. Ossequiava i suoi interlocutori con un silenzio fragoroso. In giro chiedeva se qualcuno fosse stato in Nepal, per caso o per errore. La sua ombra era più corta delle altre. Nell’unica lettera d’amore che scrisse, si limitò a un laconico: “Il tuo cuore è troppo grande per la felicità”; e fu...

Da “Una lunghissima rincorsa”

   di Jacopo Ramonda . L’APPARTAMENTO (cut-up n. 155) . Quando ne notava una la estirpava, ma di solito si riformava rapidamente, in un altro punto dell’appartamento. Una lotta impari. Ricrescevano come erbacce. Erano ragnatele sottili e perfette, costruite ad alta quota, agli angoli del soffitto. Vibravano per correnti d’aria quasi impercettibili. Come reti, trattenevano la polvere e alcuni dei pensieri sospinti dal calore verso gli strati più alti e rarefatti dell’atmosfera interna...

I delitti efferati (1 prosa comoda)

di Andrea Inglese  Certo, i giornali molto parlavano di delitti, e codesti delitti erano non solo in aumento, ma pareva aumentare di giorno in giorno la loro efferatezza, mentre le vittime perduravano vittime, ostinatamente sprovvedute e docili. Quanto alla polizia, quando uno ne ha bisogno davvero per ragioni securitarie, mancano poi gli effettivi per ragioni di bilancio. Quindi non c’era da stare allegri. Chi aveva un bambino o una bambina,...

Salute! (6 prose brevi)

di Domenico Lombardini 1 Salute! Salutava, denti bianchissimi: salute. Era venuto la mattina, dopo la flebo (i.v., metotrexato), giusto quand’ero più giù. Avrei preferito starmene solo e immobile a fissare la finestra dell’ospedale, a sentire gli uccellini, a stupirmi dello stucco vecchio cinquant’anni e cadente dagli infissi di legno… e invece no, ho dovuto conformarmi a quel lutto ante-mortem cui dovevo rispondere da vivo con la stessa faccia contrita e al contempo,...
Print Friendly, PDF & Email