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Sarah Kéryna

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Siamo sempre stati separati. Decimo quadro: Roques-Hautes (fine)

di Sarah Kéryna traduzione di Andrea Raos - Ti ricordi quando andavamo a Roques-Hautes? Roques-Hautes, te ne ricordi? - Oh beh, sì! Se me ne ricordo! Ah! Roques-Hautes! Ah sì! Di questo me ne ricordo bene. Oh! Quanto ci si stava bene! Ci si riposava bene. Ci andavamo quasi ogni sera. - Sì, ogni pomeriggio, addirittura. - Ogni pomeriggio. E poi, mangiavamo lì? - Sì, la pizza! - La pizza! - Ti ricordi? - Sì, delle grandi pizze. Ero io che andavo a prenderle. Delle pizze al forno a legna. - Delle pizze al forno a legna. - Ah sì! Di questo mi ricordo. - Erano buone. - Ah sì! E poi, delle volte c’eravamo solo noi a Roques-Hautes, in quel grande coso… completamente vuoto. Sembrava Gavarnie, nei Pirenei. Si sarebbe detto che eravamo isolati da tutto. Allora, delle volte, ero angosciata. Non dicevo niente, ma ero angosciata.

Siamo sempre stati separati. Nono quadro: Carmen, le carte

di Sarah Kéryna traduzione di Andrea Raos ***Special Guests: Jan (tastiere) così&come (cori)*** - Non lo sai? - (respiri) - Qui, ho due nove. Non va bene. È la morte, no? È come nella Carmen: “Pique, carreau, j’ai bien vu la mort.” - Ah! beh la cantavo questo pomeriggio! - Davvero? Dài, cantamela! Com’è? - Com’è che era? - (Aria di Carmen) “La mort, d’abord moi ensuite lui, j’ai bien vu la mort…” - Ah! sì, sì. - “La mort…” - “…toujours la...

Siamo sempre stati separati. Ottavo quadro: Le donne

di Sarah Kéryna traduzione di Andrea Raos - Tu manifestavi per le donne? - Sempre. Ah, quando era per le donne, non mancavo mai, eh! È così importante, sono così dimenticate, le donne, sono dimenticate con tutti i loro problemi, i loro bambini, il lavoro a casa, il lavoro fuori. Ah!… sapessi. E poi ce ne sono che non sono felici. Ce ne sono tante. Tante. - Lo so. - Ma va bene. Va bene così. - Cosa vuol dire, “Va bene così”? Che bisogna accontentarsi? -...

Siamo sempre stati separati. Settimo quadro: (dopo pranzo) Il Fronte Popolare

di Sarah Kéryna traduzione di Andrea Raos - Allora, vedevi dei movimenti? Non sapevi cosa succedeva? - Ah beh, e come no! Mi dicevo: “Ma cosa c’è stasera!” “Ma cosa c’è!” Poi, ero giovane. Figurati, nel 36, sono nata nel 10, avevo ventisei anni. Poi, a me faceva paura, mi faceva paura. Le riunioni di folla, a me fanno paura. Mi dico: “Ma cosa c’è, poi torno subito a casa.” Poi sono subito tornata a casa, perché ho paura, quand’è così, io...

Siamo sempre stati separati. Sesto quadro: Campo-Formio

di Sarah Kéryna traduzione di Andrea Raos - Ti capita ancora di ripensare al tuo appartamento di rue Campo-Formio? - Sì. - Ti manca? - Sì, beh sì, mi ero appena sposata quando ero a Campo. - Anche più piccola, non sei arrivata a tredici anni? - Anche più piccola, eh sì. - È il tuo primo appartamento a Parigi, hai sempre vissuto lì, tu? - Sono sempre stata No, all'inizio eravamo in rue Ernest Rousselle. - Ah all'inizio, proprio...

Siamo sempre stati separati. Quinto quadro: La fatica

di Sarah Kéryna traduzione di Andrea Raos - La mattina, quando ti svegli ti senti in forma e tutto? - Oh no, no. Non sono mai stata in forma al mattino, allora adesso figurati. Insomma, mi alzo, bene o male. Poi mi lavo. Mi lavo ancora da sola. Sì. Finché posso. Poi, a volte, sono nuda di fronte al lavandino. E poi l'infermiera, viene col guanto e il sapone, e poi mi sfrega la schiena. Poi, la lascio fare. Mi dico che...

Siamo sempre stati separati. Quarto quadro: Gli uomini

di Sarah Kéryna traduzione di Andrea Raos - E poi, tutti gli uomini che ti corrono dietro! Gli uomini che ti dicono che sei carina. - Oh! Beh sì, ce ne sono! Quelli, non mancano di certo. - Ce n'era uno che mi aveva detto che somigliavo a un Botticelli, del primo periodo. Ma io non ci credevo. Oh no! Dicevo: "Mi racconta delle storie." E poi all'epoca si lavorava, ovviamente ho sempre lavorato a Opéra, da...

Siamo sempre stati separati. Terzo quadro: Rebecca

di Sarah Kéryna traduzione di Andrea Raos - E quando eri a Parigi, avevi nostalgia, di dove venivi? - Beh, ero piccola. Avevo dodici anni. - E la città, non ti piaceva Parigi, all'inizio, quando sei arrivata? - Sì, Parigi non mi piaceva. Non mi è mai piaciuta credo, credo che non mi è mai piaciuta. - Ti mancava dov'eri prima? - Mi mancava, mi dicevo a Besançon, saremmo stati meglio. Non era la stessa vita. - Ci sono dei posti dove ti...

Siamo sempre stati separati. Secondo quadro: Nella stanza della signora anziana: Il Sud

di Sarah Kéryna traduzione di Andrea Raos - Oh! Era tanto tempo fa! Era di notte. Era di notte in treno. Oh! Quanto durava! La prima volta era... Oh! dovrei ricordarmi! Millenovecento... - Dopo la guerra o prima della guerra? - Eh? - Era dopo la guerra o prima della guerra? - Dopo. - E com'era? - La guerra del 45? - No, quando sei arrivata nel Sud, la prima volta? - Ah, che ho visto il Sud? - Sì. - Ooh! ero entusiasta! Ooh! ho detto: "Che...

Siamo sempre stati separati. Primo quadro: Mio papà, la guerra del 14, i balli, i libri

di Sarah Kéryna traduzione di Andrea Raos Una casa di riposo, un pomeriggio d'estate. La biblioteca della casa di riposo. La ragazza prepara il materiale per registrare la signora anziana. - Ecco. - È pronto? - Sì, sì. - Te ne intendi, tu, di quegli affari? - Boh, no, non tanto. - Ma sì dai, un po' sì. - Oh, sì, un po'. - Un po'. Così pensi che ci sono tanti libri nella biblioteca, tu, qui. - Beh sì, ce ne sono,...

Siamo sempre stati separati, di Sarah Kéryna – Indice

1. Primo quadro: Mio papà, la guerra del 14, i balli, i libri 2. Secondo quadro: Nella stanza della signora anziana: Il Sud 3. Terzo quadro: Rebecca 4. Quarto quadro: Gli uomini 5. Quinto quadro: La fatica 6. Sesto quadro: Campoformio 7. Settimo quadro: (dopo pranzo) Il Fronte Popolare 8. Ottavo quadro: Le donne 9. Nono quadro: Carmen, le carte 10. Decimo quadro: Roques-Hautes
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