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Tito Lucrezio Caro

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Lucrezio – De rerum natura -1-101

Trad. di Daniele Ventre O genitrice d'Eneadi, delizia di uomini e dèi, Venere lieta, che sotto gli erratici segni del cielo il mare corso da navi, le terre che portano frutto fai brulicare, poiché per te di creature viventi nasce ogni genere e sorge a vedere i raggi del sole: te, dea, te anche il vento rifugge e te i nembi del cielo e il tuo avanzare, per te la dedàlea terra soavi fiori fa crescere, a...

Lucrezio – De rerum natura I, 62-101

traduzione isometra di Daniele Ventre  Humana ante oculos foede cum uita iaceretin terris oppressa graui sub religione,quae caput a coeli regionibus ostendebatterribili super aspectu mortalibus instans,primum Graius homo mortalis tollere contraest oculos ausus primusque obsistere contra,quem nec fama deum nec fulmina, nec minitantimurmure compressit coelum, sed eo magis acreminritat animi uirtutem, effringere ut artanaturae primum portarum claustra cupiret.Ergo uiuida uis animi peruicit et extraprocessit longe flammantia moenia mundi,unde refert nobis...

E ‘l naufragar m’è dolce in questo mare

di Antonio Sparzani La traditio lampadis, cara agli scrittori dell’antichità, suggeri- sce che la fiaccola della poesia passi da un poeta all’altro in occasione di qualche avve- nimento importante nella vita di entrambi. Una tradizione, peraltro ben lungi dall’esser sicura, vuole che la morte di Tito Lucrezio Caro, il 15 ottobre del 55 a. C., sia coincisa con l’assunzione della toga virile da parte di Virgilio. L’ispirazione dell’uno, vuole la...
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