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A Gamba Tesa/ Con Brio

foto di René-Jacques

Editoriale Uno
di Biagio Cepollaro

Poesia da fare, Numero Tre
http://www.cepollaro.it/poesiaitaliana/rivista/pf003.pdf

Ci sarà qualcuno, forse in una notte insonne, o al contrario, in un’ilare mattinata d’estate, che avrà voglia di parole nuove.
Quel qualcuno avrà lasciato alle spalle molte complicità e avrà cominciato a guardare in faccia alla sua paura di essere nessuno…

Allora con un piede fuori da questa paura e da queste complicità, comincerà a leggere. Leggere avrà la consistenza di un’azione e la poesia avrà realizzato il suo corpo nascosto, la sua praticità.
Come alzando la testa senza aver bisogno di andare impettiti.

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7 Commenti

  1. io la capisco così che tu sei una persona non coraggiosa e quindi speri che anche le tue parole possono essere considerate azioni. Però secondo me le azioni e le parole sono cose molto diverse, a meno che per esempio non sono le paroledi una denuncia scritta e non di un testo poetico anche con versi.

  2. Per me è più semplice di quel che dice Rotowash. Io la vedo che capire la Poesia significa capire il “corpo nascosto” dell’ uomo, ovvero l’essere, tra tutte le cose, nessuno. E quindi non avere più paura. Ma non saprei ancora dire se la cancellazione della paura avvenga attraverso la poesia o se in altro modo, con altre azioni e altri pensamenti, perdere la paura consenta di raggiungere, della poesia, quel corpo nascosto, quell’azione che è della poesia solo perché è già dell’uomo.

  3. Roto noto miglioramenti. Hai usato una virgola. Ancora non è molto ma è un buon segno. Hai cambiato le batterie per caso?

    Leggere è un’azione. Scrivere è un’azione. Tutte e due queste azioni possono innescare re-azioni a catena. A volte pericolose, a volte meno

  4. La poesia è cucirsi. Quando le parole sono muffa – ed è insostenibile sdoppiarsi, e alimentare l’infernale trama del rimosso- quando svanisce quest’orrore, l’intimità con l’Io è un’azione. Come entrare in chiesa e inginocchiarsi.

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francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
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