SUPERBE, effeffe: le vignette eranvano nel mio libro di storia. Da noi, se dice: non paralere di politica o di religione, soprattutto a tavola. Che miseria sprecare un pasto. in famiglia la disputa fa molto amale, perché il sentimento di affetto è nel cuore, anche vincolo di gelosia, di dolore, di amore ferito.
L’immagine che propone Orsola è misteriosa. Non ho riuscito a capirla. Solo ho visto membri fantasmi della famiglia o membri da cui il silenzio è pesante.
Molto bello.
Si parla in terma psicanalitico del “refoulement”: tacere cio che fa male, cio che separa l’anima in due
un utile e molto dada esercizio è cercare di riconoscere nella seconda vignetta i singoli personaggi della prima; esempio, dov’è nella prima vignetta il signore con un puntino sul naso che nella seconda vignetta sta in alto a sinistra e viene assalito dal vecchio signore? Si accettano solo risposte puntualmente e forlanescamente argomentate.
nobel al furlen.
subito.
Sparz,
Non sono Francesco, dunque non so se la mia risposta sarà accettata.
Forse durante il pranzo, è uscito per fumare tranquillo nel giardino o era nel bagno leggendo un giornale, o era nella cucina per palpare i seni di una cuoca. Forse è la pecora nera della famiglia: è venuto litigare.
Ci sono tante interpretazioni… Noto che le donne non lottano l’una contro l’altra.
carissima Verò
mi puoi aiutare? Ho urgentemente bisogno di un libro di Cendrars
Bourlinguer
ce la fai a mandarmelo a Torino
via Catania 15 bis?
Comunque anche se non sono effeffe ti rispondo caro Sparz:
la risposta è il secondo a sinistra del padre
ovvero quello che ha votato berlusconi e si prende le botte dal padre che ha votato Casini
francesco
ps
@Orsola
ti ricordi le vignette di Ops?
ops…al momento no
pensa che io cercavo “J’ai tué” di Cendrars…
per via che lo scrisse con la mano sinistra dopo l’amputazione in guerra della destra
non urgentemente
con calma
tradotto in italiano non c’è
mi sa
incredibile
Verò il mio nuovo modello di famiglia e che ognuno è un Quadro di un’Esposizione, così non ci si accapiglia e si convive diversi ognuno con il suo stile, mi piace molto la signora seduta tutta a trattini nervosi di matita HB
Effeffe,
Non l’ho a casa. Ma vado a fare il mio possibile per trovarlo e mandarlo all’indirizzo preciso.
Buona giornata.
Grazie per la risposta Orsola.
il tocco geniale è il cane nel pallone che abbaia al nulla.
Per te effeffe,
Ho trovato Bourlinguer di Blaise Cendrars. Fantastico no? Allora ti lo mando domani. Dammi per favore le code postal di Torino.
Spero che tu riceverai presto, perché quando mando qualcosa è molto lento all’estero.
Vedo che nel libro ci sono Napoli (vado a leggere stasera), Bordeaux (La sorella abita Bordeaux.
di Massimo Rizzante Partiamo da qui: la poesia, l’arte in genere, non ama ripetersi. Ciò non significa che non possa ripetersi. Ecco la mia teoria: quando la poesia non si accorge che si sta ripetendo, la Storia inevitabilmente si ripete. Ciò se si crede, come io mi ostino a credere che, a differenza della poesia di Omero, nessuno studio storico potrà mai dirci qualcosa di essenziale su chi sono stati gli antichi Greci.
di Enzo Campi Da quando lo conosco, da più di trent'anni, ho sempre percepito nella "manifattura creativa" di Enzo Campi, che si trattasse di teatro o di poesia, il tentativo di dialogo tra la mano che fabbrica e quella che pensa. La selezione di poesie tratte dalla sua silloge, Sequenze per cunei e cilindri che il lettore di NI potrà leggere conforta, credo, quella mia percezione dell'origine. effeffe
di Davide Gatto L’onda è invisibile, l’onda uccide, è disciolta nell’aria e nessun ostacolo la può fermare, passa con gli spifferi sotto porte e finestre, penetra impercettibile tra le particelle dei materiali più duri, l’onda vola invisibile e si insinua dappertutto, è nelle case, è negli uffici, scorre da un’antenna all’altra e dentro i cavi, hanno inventato l’onda per ucciderci.
di Michela Polito Sebbene abbiano espresso sé stesse in maniere peculiari e diverse tra loro, Kate Chopin, Flannery O’Connor e Zelda Fitzgerald hanno molto in comune. In primo luogo, sono “vicine di casa”, affondano infatti le loro radici culturali e identitarie negli stati del Sud.
di Mirco Salvadori Che altro nascondeva quella frase letta all’inizio dei suoi intricati pensieri, quelle parole legate alla banalità. Forse che nel suo intimo sentiva bruciare la fiamma del finto e ridicolo nichilismo? O più semplicemente, era un metodo di fuga ben studiato per evitare le frane, gli smottamenti di un lungo percorso.
nuovo modello di famiglia
,\\’
SUPERBE, effeffe: le vignette eranvano nel mio libro di storia. Da noi, se dice: non paralere di politica o di religione, soprattutto a tavola. Che miseria sprecare un pasto. in famiglia la disputa fa molto amale, perché il sentimento di affetto è nel cuore, anche vincolo di gelosia, di dolore, di amore ferito.
L’immagine che propone Orsola è misteriosa. Non ho riuscito a capirla. Solo ho visto membri fantasmi della famiglia o membri da cui il silenzio è pesante.
Molto bello.
Si parla in terma psicanalitico del “refoulement”: tacere cio che fa male, cio che separa l’anima in due
un utile e molto dada esercizio è cercare di riconoscere nella seconda vignetta i singoli personaggi della prima; esempio, dov’è nella prima vignetta il signore con un puntino sul naso che nella seconda vignetta sta in alto a sinistra e viene assalito dal vecchio signore? Si accettano solo risposte puntualmente e forlanescamente argomentate.
nobel al furlen.
subito.
Sparz,
Non sono Francesco, dunque non so se la mia risposta sarà accettata.
Forse durante il pranzo, è uscito per fumare tranquillo nel giardino o era nel bagno leggendo un giornale, o era nella cucina per palpare i seni di una cuoca. Forse è la pecora nera della famiglia: è venuto litigare.
Ci sono tante interpretazioni… Noto che le donne non lottano l’una contro l’altra.
carissima Verò
mi puoi aiutare? Ho urgentemente bisogno di un libro di Cendrars
Bourlinguer
ce la fai a mandarmelo a Torino
via Catania 15 bis?
Comunque anche se non sono effeffe ti rispondo caro Sparz:
la risposta è il secondo a sinistra del padre
ovvero quello che ha votato berlusconi e si prende le botte dal padre che ha votato Casini
francesco
ps
@Orsola
ti ricordi le vignette di Ops?
ops…al momento no
pensa che io cercavo “J’ai tué” di Cendrars…
per via che lo scrisse con la mano sinistra dopo l’amputazione in guerra della destra
non urgentemente
con calma
tradotto in italiano non c’è
mi sa
incredibile
Verò il mio nuovo modello di famiglia e che ognuno è un Quadro di un’Esposizione, così non ci si accapiglia e si convive diversi ognuno con il suo stile, mi piace molto la signora seduta tutta a trattini nervosi di matita HB
Effeffe,
Non l’ho a casa. Ma vado a fare il mio possibile per trovarlo e mandarlo all’indirizzo preciso.
Buona giornata.
Grazie per la risposta Orsola.
il tocco geniale è il cane nel pallone che abbaia al nulla.
Per te effeffe,
Ho trovato Bourlinguer di Blaise Cendrars. Fantastico no? Allora ti lo mando domani. Dammi per favore le code postal di Torino.
Spero che tu riceverai presto, perché quando mando qualcosa è molto lento all’estero.
Vedo che nel libro ci sono Napoli (vado a leggere stasera), Bordeaux (La sorella abita Bordeaux.