V.C.B.*

di Giancarlo Busso 

 

Il cortile della cascina era in catrame. Il catrame in estate è diventato un problema, ma questo non accadeva quaranta anni fa. Arrivavano camion pieni di bestiame dalla Francia, alcuni camion avevano milioni di chilometri percorsi e potevano ancora percorrere il periplo della terra, tante volte quante era necessario per ritornare qui nel cortile di catrame. Il camion aveva delle sbarre, dai fori si defecava e urinava, stavamo tutti in piedi perché accovacciarsi in riposo poteva essere pericoloso, venivamo calpestati da altri, nelle curve delle montagne, nelle buche della strada, nella guida frettolosa dei camionisti per milioni di km.  Quindi tutto si poteva ripetere, finché non scendevamo nella stalla. Prendevano posto alle catene ed erano nutriti con latte in polvere per sei mesi, poi erano carne. Questo era quello che E. voleva, solo carne bianca, e il macello la serviva. Ma il bestiame aveva sete e prima ancora occhi grandi, e bocche affamate e intestini spruzzanti per i colpi di calore, e tutto questo non era che un episodio nei milioni di episodi di una apocalisse di carne bianca.  Il cortile aveva un’entrata, ma l’entrata era anche un’uscita e tutto il mondo entrava e usciva da lì. E. passando si chiedeva perché il portone era sempre aperto. Tutto il mondo poteva entrare e tutto il mondo poteva uscire, a pensarci non c’era un punto di arrivo oppure di partenza, ma in entrambi i sensi si poteva procedere solo osservando l’intero cortile. Il cortile aveva infine un confine con la stalla dove venivano deposti i sacchetti di latte in polvere, la polvere era bianca. La polvere aveva un odore invitante prima di colazione, prima di pranzo, prima di cena. Non era molto tempo che erano morti i proprietari per un improvviso malessere, una intossicazione misteriosa di una muffa bianca che cresceva e si replicava in forme inquietanti. La muffa è ovunque, le stanze sono piene, non c’è più nessuno in quelle camere. La vita terrestre è terminata, ora una chiazza bianca occupa ogni cosa. Quando uscendo si trovavano delle figure muoversi nel cortile verso la stalla, non avevo la sensazione che fossero umane, ma cumuli di materia che si trascinava, i loro gesti scomparivano prima che il bestiame salisse al macello.

 

*Da una intervista a un produttore: “…L’allevamento del V.C.B. (vitello a carne bianca) acquista una forma professionale a cavallo degli anni ’70 sulla scia dello sviluppo del sistema zootecnico sia da latte che da carne, cioè dell’allevamento intensivo. La premessa sono le disponibilità di latte in polvere, a prezzi contenuti, proveniente da vari paesi europei (Francia, Olanda e Germania) come conseguenza della forte produzione lattifera non assorbita dai consumi e che quindi dava luogo ad eccedenze. Inoltre la carne prodotta ha trovato un buon riscontro presso il consumatore…”

articoli correlati

Da “Fame di mia madre”

di Yara Nakahanda Monteiro
traduzione di Nicola Biasio. Consulto scatole su scatole di documenti in una stanza umida e senza ventilazione. Non entra aria fresca. Continuo a sudare. A tratti vorrei mollare, ma resisto. Resisto come le donne combattenti nelle fotografie di identificazione dei fascicoli individuali. Le facce sono austere. Nere, mestiças e bianche.

Il romanzo, la morte. Su un falso diario di Rino Genovese

di Tommaso Ottonieri
L’avventura, contorta, frantumata, rimontata a pezzi, gelidamente grottesca, di un tarchiato e semisfatto anestesista fascio-seduttore, turista sessuale sordido e vuoto di qualsiasi straccio di dis-eroicità tenebrosa: un “puttaniere nero”, al modo salgariano (suo abbassamento parodico)...

Technical Ecstasy

di Emanuele Canzaniello
Il romanzo di cui vengono anticipati qui due capitoli, da due momenti distanti del libro, orbita intorno al fantasma abbacinante e inabitabile dell’orgasmo. Una pillola neuro-ormonale è diffusa nel mondo e ha alterato per sempre l’orgasmo umano...

Monologo polifonico: su “Eco” di Cesare Sinatti

di Francesco Scibetta
Seguiamo infatti la vita della protagonista sempre defilati di un passo, attraverso lo sguardo e la voce delle persone che la incontrano: una zia, un’amica, il fratello, un professore universitario. Gli otto capitoli del romanzo corrispondono a otto flussi di coscienza di personaggi di provenienza e caratteristiche eterogenee. Ognuno di loro vede Resi come una persona diversa...

presque un manifeste #2

di Francesco Ciuffoli
Bisogna infatti ricordare che dove c’è innanzitutto un Reale – lacaniano, materiale e storico –, da decenni afflitto da un progressivo processo di annullamento e svuotamento –, vi è (e vi sarà sempre) anche un Virtuale che cercherà di infestare e colonizzare con forza il nostro mondo,

Gaza o del doppio tradimento dell’Occidente

di Andrea Inglese
Propongo una lettura parallela di "No Other Land", sguardo sulla Cisgiordania tra 2019 e 2023, e "Un giorno tutti diranno di essere stati contro", sguardo sull'Occidente a partire da Gaza (2023-2025).
andrea inglese
andrea inglese
Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia e storia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ora insegna in scuole d’architettura a Parigi e Versailles. Poesia Prove d’inconsistenza, in VI Quaderno italiano, Marcos y Marcos, 1998. Inventari, Zona 2001; finalista Premio Delfini 2001. La distrazione, Luca Sossella, 2008; premio Montano 2009. Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, Italic Pequod, 2013. La grande anitra, Oèdipus, 2013. Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016, collana Autoriale, Dot.Com Press, 2017. Il rumore è il messaggio, Diaforia, 2023 (Premio Pagliarani 2024). Prose Prati, in Prosa in prosa, volume collettivo, Le Lettere, 2009; Tic edizioni, 2020. Quando Kubrick inventò la fantascienza. 4 capricci su 2001, Camera Verde, 2011. Commiato da Andromeda, Valigie Rosse, 2011 (Premio Ciampi, 2011). I miei pezzi, in Ex.it Materiali fuori contesto, volume collettivo, La Colornese – Tielleci, 2013. Ollivud, Prufrock spa, 2018. Stralunati, Italo Svevo, 2022. Storie di un secolo ulteriore, DeriveApprodi, 2024. Romanzi Parigi è un desiderio, Ponte Alle Grazie, 2016; finalista Premio Napoli 2017, Premio Bridge 2017. La vita adulta, Ponte Alle Grazie, 2021. Saggistica L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo, Dipartimento di Linguistica e Letterature comparate, Università di Cassino, 2003. La confusione è ancella della menzogna, edizione digitale, Quintadicopertina, 2012. La civiltà idiota. Saggi militanti, Valigie Rosse, 2018. Con Paolo Giovannetti ha curato i volumi collettivi Teoria & poesia, Biblion, 2018 e Maestri Contro. Brioschi, Guglielmi, Rossi-Landi, Biblion, 2024. Traduzioni Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008, Metauro, 2009. È stato redattore delle riviste “Manocometa”, “Allegoria”, del sito GAMMM, della rivista e del sito “Alfabeta2”. È uno dei membri fondatori del blog Nazione Indiana e il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: