Il 6 settembre in piazza per Gaza

Domani, sabato 6 settembre, si tiene una giornata di mobilitazione convocata dalla Cgil in numerose piazze italiane per chiedere lo stop al massacro di civili a Gaza e nei territori occupati della Palestina. Qui l’elenco di tutti gli appuntamenti. “Il governo italiano deve schierarsi dalla parte della pace, della giustizia e del diritto internazionale”, sostiene la confederazione, denunciando la “barbarie in corso” e chiedendo un intervento immediato della comunità internazionale.
A Reggio Emilia, nell’ambito del Festival nazionale di Emergency, un corteo, con la partecipazione di Maurizio Landini, partirà alle 16.30 da via Roma e arriverà in piazza Martiri del 7 luglio. A Roma la manifestazione si terrà in piazza del Campidoglio alle 18.
“Violazioni gravissime del diritto umanitario”
La Cgil denuncia che a Gaza e in Cisgiordania si sta consumando “una delle più gravi negazioni del diritto umanitario e internazionale”. “Non possiamo più accettare che vengano uccisi impunemente bambini, donne, operatori umanitari, sanitari e giornalisti e che continui la distruzione delle infrastrutture civili rimaste, a partire da ospedali e scuole”, afferma il sindacato. Secondo la Confederazione, il protrarsi dell’assedio e la nuova escalation militare rischiano di trasformarsi in un piano di deportazione: “Lo sfollamento della popolazione palestinese in campi profughi privi di sicurezza, cibo e cure” al fine di “poi rioccupare il territorio”.
L’appello internazionale
Da qui l’appello rivolto alla comunità internazionale: “Non possiamo rimanere in silenzio. Non possiamo permettere che ciò avvenga sotto i nostri occhi. Non è più il tempo delle parole”. Ai governi democratici, agli Stati membri delle Nazioni Unite e ai firmatari delle convenzioni sui diritti umani, la Cgil chiede un intervento immediato per fermare quella che definisce “una barbarie”. Tra le rivendicazioni: stop alla fornitura di armi, cessate il fuoco immediato, ingresso senza restrizioni degli aiuti umanitari, liberazione degli ostaggi e dei prigionieri politici, riconoscimento dello Stato di Palestina, fine dell’occupazione, interruzione del commercio con gli insediamenti illegali e rafforzamento delle istituzioni democratiche come base per una pace duratura.
L’impegno umanitario
La Cgil esprime pieno sostegno all’azione umanitaria e nonviolenta promossa dalla Global Sumud Flotilla, nata dal basso per spezzare l’embargo e l’isolamento che soffocano la popolazione palestinese. “Abbiamo inviato due container di beni di prima necessità, finanziato la produzione di verdure coltivate a Gaza da associazioni di donne palestinesi e distribuite nel campo profughi Al Amal Al Taawony”, spiega il sindacato. Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Associazione delle Ong Italiane e il Ciss di Palermo, saranno acquistati e distribuiti “pacchi famiglia e pasti caldi per circa mille nuclei”.
Per aderire alla raccolta fondi:
Cgil – Confederazione Generale Italiana del Lavoro
IBAN: IT42S0103003201000002774730
Causale: Aiuti umanitari Gaza
