presque un manifeste #3
di Francesco Ciuffoli
une lecture italienne de l’affaire
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cronostoria degli eventi che hanno portato a questo articolo:
11 | 2008 – 09 | 2011 – 04 | 2018 – 10 | 2024 – 12 | 2024 – 02 | 2025 – 04 | 2025
7 date riportanti gli eventi descritti nel testo e quelli più nascosti, personali.
7 saranno anche le sezioni che comporranno dunque questo quasi-manifesto.
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indice in cui tradiamo già da ora quanto detto
Parte 1
Section 5. La questione rivoluzionaria è ormai una questione musicale
Section 6. Appendice #2. Ai fotografi
Section 10. Workbook
Section 1. 26 indici per un indirizzo
Parte 2
Section 8. Piccolo manifesto di una nuova estetica
Section 4. Appendice #1. Ai poeti
Section 2. Il punto di vista estetico
Section 3. Poesia, capanne, skené
Parte 3
Section 7. Un epilogo. A tutte le persone che amo
Section 9. A questa cosa mai accaduta, mai appianata
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Section 7. Un epilogo. A tutte le persone che amo
nella mia vita ho registrato – dai sedici ai ventisei – così poco di tutte quelle foto che ho fatto? nulla, sicuro non immagini
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Section 9. A questa cosa mai accaduta, mai appianata
da un libro che non è finito, da un titolo di un libro che ho letto
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12.
I tre libri fondamentali del buon reporter:
Gaia Scienza; Essere e tempo; Differenza e ripetizione.
A cui potremmo aggiungere: Messa in scena,
Ritmanalisi, Lefebvre.
.
27.
In questo infinito crescendo: emancipazione, lotta-
politik e resistenza,
estetica ≠ estetizzazione; l’estetizzazione è il problema
nella pratica; dovrebbe
essere come vivere; tra due mondi
nell’intersezione viva delle cose; in fondo è
l’in-mondo che ti permette di: unire i pezzi; provare
a cucirne le parti
*
Il riassorbimento simbolico –rappresentazionale e poi semantico
è sempre previsto dalla logica del valore astratto dal Capitale,
non ti far fregare. Non farti / fregare mai.
Te ne prego
.
18.
«Non c’è modo di uscire dalla contraddizione»
Prendi l’esempio di Fisher, Kurt Cobain. CHE SUCCEDEREBBE SE
……….l’inquinamento luminoso fossero spie nel cielo
……….la città fosse come un corpo, senza organi
l’unico sforzo in-valido sarebbe
comunque quell’ultimo atto in-necessario.
A cosa servirebbe quindi vivere? Sopra-
sedere, vivere, per consumare e nient’altro?
*
A cosa serve – mi chiedo – migliorare il proprio tempo, seguire
le schedule? Fosse già, anche tutto questo previsto dal sistema?
COMPRESO la rabbia la ribellione la guerra, segue poi la rinuncia
la rabbia e poi un silenzio che segue ancora, un poco più a fondo
.
22.
[08/11/2024 11:45]
Ogni tanto, però
ho paura di appropriarmi di un dolore che non è mio
[09/11/2024 10:39]
Mi sento soffocare, mi sento morire
[09/11/2024 10:42]
Di seguito, dall’obliò: un casello abbandonato, in rovina, la montagna
tagliata a gradoni, la torrefazione,
di un complesso: industriale: paesaggio in ombra, vegetazione viva, morta, lungo il profilo, paesaggio
[09/11/2024 10:43]
Attraverso
Si vedono persino
[09/11/2024 10:45]
alcune strutture arrugginite e il treno
che si piega per attimo su sé stesso come abbandonato
a un suo possibile deragliamento che però sparisce
quasi subito, insieme al resto. In prossimità
[19/11/2024 10:39]
Ctrl+C, Ctrl+V, tutto finito.
.
morfogenesi del disimpegno:
a)
marcia dei quarantamila, caduta sociale dello statuto
del valore sindacale poi → legislazione [Thatcher, Raegan,
…………………………….→ culturale [Sarkozy, Berlusconi
b)
G8 di Genova, la soppressione governativa della violenza inizia
dal basso (come una pistola di Cechov narrativa,
come quella pistola che ha sparato Carlo, per
sbaglio?)
c)
la mancata rielaborazione del trauma.
Il trauma collettivo, la paura di essere Carlo Giuliani
[se ne doveva parlare, non se ne è parlato]
La paura di perdere tutto ciò che si ha da perdere
durante una protesta all’improvviso [se ne doveva parlare,
non se ne è parlato]
Dalla lotta si passa al pacifismo, nessuno potrebbe
mettere più a rischio la vita per fare la cosa giusta
la lotta diventa in tutto e per tutto un atto perfomativo
- d)
(mentre si continua a perdere tutto ma
piuttosto lentamente e progressivamente,
in forme comunque psicologicamente assimilabili)
i beni accumulati simbolici e economici dei genitori,
di quei 30 gloriosi, cominciano a consumarsi
nel discorso tra generazioni
Si vendono intere case per dei monolocali. Il potere d’acquisto
medio della gente scende, cala all’ultimo anche drasticamente
Grandi manager di gruppi aziendali e lo Stato assumono
il controllo, dividendo in porzioni più nette chi
deve possedere risorse e mezzi di emancipazione, libertà
e chi serve per estrarre e fornire questi mezzi
e)
Lo Stato poi interviene, agisce prima dei disordini,
dei pacifismi dei sit-in. Vietare rallentamenti è fondamentale
la restrizione del capitale procede inesorabilmente
e)
Neutralizzato il potenziale eversivo, si procede alla rimozione
dei suoi simboli. Lo smantellamento dei simboli sovietici
dopo la caduta del muro di Berlino, fa da perfetta analogia
Si deve colpire quindi i luoghi e i simboli
La rimozione storica di una carcassa, di una cultura morta,
che non sa più come opporre resistenza perché del tutto
inefficace, smilitarizzata, in loop all’interno del discorso
di sé stessa, della sua forma
un po’ come la fila alle poste. Il processo abbraccia l’ottica del tramonto
a occidente, del funerale, perciò si marcia insieme, si fa la protesta,
praticamente ci si raduna in questo discorso
prima di tornare, prima dell’aperol-spritz delle 20 davanti a noi, sempre
come in un’attesa del procedere, in forma di processione,
pronti alla carica, a farsi male per espiare la colpa occidentale
dell’urna da commemorare o del reel da postare la sera,
il giorno dopo
(faranno un attentato, l’Occidente ricomincerà a odiare
non importa chi è la parte lesa, l’importante è porsi mediaticamente
insieme alle vittime del sistema, farsi vittime senza esserlo
di conseguenza
non qui, non c’è stata nessuna guerra, nessun genocidio, solo sensi di colpa in diretta dal festival del cinema di Venezia
Qui troviamo, il vero esercizio di dominio e di controllo fattuale
la chiusura dei simboli, del Leoncavallo
(tutti i vecchi movimenti sociali vengono smantellati
Muoiono le iniziative sul nascere, persino arte e musica
svuotate della loro capacità evocativa vengono regolate
con grande agevolezza, tutte le pedine seguono il gioco
I neolaureati in arte, lettere e comunicazione fanno domanda
di assunzione per lavorare presso centri, scuole, teatri dediti
all’intrattenimento, solo intrattenimento autorizzato:
spillando birre, promoviamo eventi a sfondo socio-culturale
(In fondo pur si deve mangiare! Pagare l’affitto e le bollette
non si può così facilmente rinunciare a vivere nelle grandi città
altrimenti poi chi le fa poi qui le proteste, i rincari sui prezzi
Tutti vogliono vivere nelle grandi città, tutti vogliono sentirsi di
4 anni fa se ti avessero visto con la kefiah addosso, ti avrebbero sparato
Gli unici occidentali con la kefiah prima di questo erano soldati francesi,
americani, volontari (curdi), terroristi (ISIS), miliziani
«Se volevo farla davvero la rivoluzione me rimanevo nel mio paese
a farmi massacrare, almeno qui posso socializzare condividere
il mio interesse nella causa, lo faccio per me stessa
e)
rimane poi la possibilità del corpo, della città e del suo ritmo
nel nuovo ciclo di eventi, dovremmo essere tutti straight edge,
fare come San Francesco (il cristianesimo è l’ultima guida rimasta
contro il Capitale e il colonialismo) bisogna rendere
inattaccabile la militanza oppure di portarla su un piano successivo
quello nuovamente della lotta, della comune, della guerra civile.
Le due vie possono andare in parallelo
pars destruens e pars costruens
Serve organizzazione, recuperare gli strumenti
intellettuali
in primis Nessuno sa come si fa a combattere né a vincere
(la soluzione quindi rimane ancora lontana, qui si parla ancora
La condanna è però feroce, nelle storie della gente la condanna è
più feroce, nei discorsi dei movimenti e persino dei capi di governo
la condanna deve essere feroce, senza che nessuno faccia niente.
Qualsiasi protesta diventi mediaticamente influente è destinata a essere
riassorbita dalla logica del Capitale, oggi la kefiah sostituisce lo smile
Nulla è cambiato, l’ordine nazionale e mondiale non è stato scosso
Neanche questa volta i consensi della destra sono scesi di mezzo punto
durante la Guerra Civile Spagnola, la percentuale di volontari comunisti tra le Brigate Internazionali è stata molto alta. Le stime totali parlano di circa 60.000 volontari nelle Brigate Internazionali, provenienti da tutto il mondo per combattere a fianco della Repubblica spagnola.
«Israele fascista! «Israele che non combatti ma manifesti
Dicendo che è ingiusto tutto questo
Poi le storie, i likes, che ricondivi, l’articolo per treccani, triennale,
Ti fai anche assumere da scomodo, dalla scuola, da una casa editrice
- f) francesco)
Il cambiamento arriva solo con l’affermazione di
una differenza
Nel concreto, l’irruzione di un reale puro, un’utopia che si fa manifesta
oltre il piano del virtuale, del suo pensiero, del suo desiderio
Unisci i punti: Nietzsche, Deleuze, Lefebvre.
Tu vuoi aiutare per essere salvato dal tuo senso di colpa, dal desiderio
di te che vuoi cambiare il mondo, indisposto a rinunciare al tuo bene.
Tu non ti responsabilizzi davanti a niente, perché non serve, stai bene.
Tu fondamentalmente frigni, preghi e attendi che qualcuno faccia per te.
.
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Anche oggi si è rapiti dall’insensatezza
Anche oggi c’è bisogno di riappropriarsi in un certo senso
dell’estetica, innanzitutto, come forma
di riappropriazione, poi di
nomina, assimilazione,
accomodamento.
