Come è bella la città

INVITO PER L’INCONTRO
Come è bella la città
costruire, distruggere, conservare

Ancora una volta Milano sa cambiando faccia, cercando di tenersi al passo del mutamento globale, e ancora una volta è un esempio e un modello, sia in positivo che in negativo, per l’intera nazione. Ciò che accade oggi a Milano accadrà domani, inevitabilmente, in tutta Italia.

Le città vivono nel loro continuo mutare e nella capacità di assorbire il passato, rivitalizzandolo. Così, nella dialettica fra Storia e Contemporaneità, si definisce l’identità di un luogo e il suo destino. È nella metropoli che temi all’apparenza contrastanti, desueti o lontani fra loro – l’economia, l’estetica, la democrazia – si fanno corpo vivo, spazio sia di contraddizione che di partecipazione democratica.

Saper costruire le città, immaginarne il futuro, progettarle come luogo condiviso è il dovere della politica intesa come interesse della collettività, l’inverso di tutto ciò significa sottostare alle leggi di un mero interesse privato, indifferente ai temi della emancipazione collettiva della democrazia partecipata e della bellezza diffusa.

Il comitato Area ExEnel – dopo aver aperto un dibattito sui giornali nazionali e cittadini, e nel web, e dopo l’estensione dell’appello firmato da 100 intellettuali, artisti, scrittori, architetti, imprenditori, ecc. milanesi – ha organizzato su questi temi assolutamente strategici che interessano l’intera cittadinanza un appuntamento aperto a tutti il prossimo 28 marzo.

Parteciperanno all’incontro:
Andrea Boschetti, architetto e urbanista, responsabile scientifico del nuovo PGT milanese.
Luca Molinari, architetto, curatore del padiglione italiano della Biennale della architettura di Venezia 2010.
Salvatore Settis, storico dell’arte, ordinario di Archeologia classica presso la Normale di Pisa.

Coordina:
Gianni Biondillo

Mercoledì 28 Marzo alle ore 21,00
c/o Careof
Fabbrica del Vapore
Via Procaccini 4, Milano

1 commento

  1. Perdonate, abbiamo saputo solo ora che il prof. Settis ha avuto problemi di salute e non potrà esserci all’incontro del 28 marzo.
    Con immenso dispiacere dobbiamo annullarlo a data da destinarsi.

    Scusate ancora,
    G.B.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Iroko

di Simone Redaelli
Le mattine che usciamo di casa assieme, è ancora buio. Se è inverno, come oggi, troviamo il furgone pieno di ghiaccio. Io entro e mi siedo al mio posto. Papà apre la portiera del guidatore, mette in moto, e la richiude.

Thrilla in Manila

di Gianluca Veltri
Cinquanta anni fa, il 1° ottobre del 1975, si tenne a Manila, tra Joe Frazier e Muhammed Alì, l’incontro di box più drammatico che si ricordi. Terzo e decisivo appuntamento tra due rivali acerrimi.

Via dalla pazza folla olimpionica

di Gianni Biondillo
A Milano le olimpiadi invernali che si inaugurano fra tre mesi sembra che interessino a nessuno. Non c’è più alcun cuore di milanese che batte all’avvicinarsi di questo evento globale. Cos’è successo?

Vi avverto che vivo per l’ultima volta

Gianni Biondillo intervista Paolo Nori
Dopo il 24 febbraio 2022 mi è sembrato chiarissimo che la vita di Anna Achmatova, la società crudele, orribile e insensata nella quale viveva erano molto simili alla nostra.

Milano, a place to bye

di Gianni Biondillo
Fossi ricco sarebbe bellissimo vivere a Milano. “Portofino è a due ore di macchina; in 45 minuti si può pranzare sulla terrazza di Villa d'Este sul Lago di Como; e in tre ore si possono raggiungere St. Moritz, Megève o Verbier”. Il problema è che non sono ricco.

Quell’amore lì

di Linda Farata
Da ieri è in libreria il romanzo d’esordio di Linda Farata, autrice che qui su Nazione Indiana abbiamo già conosciuto, in quanto partecipante (e finalista) del concorso “Staffetta Partigiana”. Con vero piacere pubblico un estratto dal romanzo, ringraziando l’editore che ce lo ha concesso.
gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: