di Giorgio Mascitelli
Per chi come me ha dovuto crearsi un minimo di competenza (dettata da necessità e non da piacere o speranze di guadagno) sul mercato immobiliare di questi anni a Milano, è del tutto ovvio che uno degli indicatori di valore di un appartamento sia la presenza o meno nel condominio di quegli stranieri variopinti che in maniera non meno variopinta sono chiamati extracomunitari. La presenza di questi vicini svaluta l’appartamento in misura non vistosa, sicuramente è più oneroso non avere l’ascensore o l’impianto elettrico a norma, ma anche questa è ormai una voce stabile nella determinazione del prezzo di una casa.





Esiste, nella città di Amsterdam, un piccolo luogo affacciato su un calmo canale. È la stella polare di chiunque, in Olanda, ami la nostra letteratura. La Libreria Bonardi, unica libreria italiana nel paese di Vermeer e Cruijff, compie in questi giorni 25 anni. Per l’occasione Marina Warners – la titolare – ha dato alle stampe un elegantissimo piccolo volume dal titolo Il sonetto italiano attraverso i secoli.

Quest’ultimo di Allen rischierà di passare quasi inosservato, quanto meno farà la figura del prodottino composto nei ritagli di tempo, tra una causa in tribunale e una seduta dall’analista. Ci piacerebbe però cercare di prendere una posizione che oltrepassi serenamente la masnada di articoli concentratisi sulla sempiterna difficoltà del regista di uguagliare o avvicinare le opere di almeno un decennio fa. E per fare questo dovremmo rinsavirci dai (pre)concetti passatisti dell’alleniano doc che sonnecchia in noi e lasciarci andare a una decisiva torsione del nostro sguardo in favore di qualcosa di diverso, o almeno di inaspettato.
1.2 Banalità del potere
Questa dell’anarchico di destra è una treoria estetica nel senso specifico di essere un germe di Weltanschauung.