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Arkadia Editore

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Lo specchio armeno

di Paolo Codazzi
Inerpicandosi per la ripida scalinata, ingobbita dalle radici di un pigro nespolo isolato poco distante nel prato digradante il terrapieno che la sorregge sui lati, ...

Le nostre notti bianche

di Piero Dal Bon
«Se sperate di leggere un libro sul paradiso sovietico, lasciate perdere, non proseguite. Se cercate le riflessioni di un’intellettuale disincantata sui tradimenti dell’URSS, anche."

Il tornello dei dileggi

di Massimo Salvatore Fazio
Se non ti trasformi, resisti e vivi. E se resisti e vivi non è detto che non anneghi. E se anneghi, di fattori liquidi ne escono pure dall’anticamera del basso bacino, ed è normale come quando passeggi in una qualunque città e sui muri stanno scritte e stanno sempre stampati i soliti simboli.

Giovani ci siamo amati senza saperlo

di Emanuele Pettener
Mi ero iscritto a Lettere Moderne in primo luogo per il numero esaltante di fanciulle e la competizione maschile ridotta all’osso; in secondo luogo perché sembrava relativamente facile;

LETTERA AL PRESIDENTE DELLE FERROVIE

di Paolo Codazzi
Caro Presidente, mi conceda il tono affettuoso e confidenziale apprendendo di recente che pure lei è originario della mia terra nella quale ancora serenamente vivo

Il postino di Mozzi

brani di Guglielmo Fernando Castanar (in corsivo) e Arianna Destito Cominciai questo lavoro di raccolta dopo il terzo o il quarto mese da impiegato delle Poste. Il materiale arrivava alle Centrali di Padova, prelevavo direttamente dagli scaffali di mia competenza, e i primi tempi facevo un setaccio veloce e mi mettevo sotto la giacca uno o due plichi destinati a lei e li andavo a nascondere nell’armadietto personale dove tengo...

Zangrando a Berlino sulle tracce di Peter Brasch

di Roberto Antolini Questo è un libro che fa venire in mente i primi film di Wim Wenders, quelli in bianco e nero. Anche questo libro è in bianco e nero, con tutte le sfumature del grigio, il colore della Berlino sospesa fra la decomposizione della DDR e l’assorbimento consumistico nella Bundesrepublik. In quell’arco di anni fra la fine dell’una e l’altro, il grigio era il colore dominante: il colore...

Il paese degli uomini umidi (e una prefazione di Adrian N. Bravi)

Il paese degli uomini umidi è situato dietro il sole, in un angolo del mondo sbiadito dall’oblio. Vuoto e desolato dorme il suo metafisico male di abulia sotto un’eterna cappa di muschio verniciato da poco e fresco di rugiada. Rugiada: lacrima versata da un ricordo che respira nella buia alcova dell’anima come una farfalla di luce. Nessuna geografia contiene il profilo del paese degli uomini umidi, perché il paese degli uomini umidi...

Eugenio Cambaceres

Immerso nel suo pessimismo, scavato dai più grandi demolitori meccanici moderni, affondato nel più profondo nulla delle nuove dottrine, trascinava la vita nella più nera solitudine. Era come morto, chiuso tra le pareti di casa, giorni interi senza voler vedere o parlare con nessuno, portato dalla corrente rovinosa del suo secolo. Pensava a se stesso, agli altri, alla miseria di vivere, all’amore (un maldestro richiamo dei sensi), all’amicizia (un disastroso...
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