di Giuliana Pala
Tutto somiglia alla volta (ormai è una volta perché questo libro va pur fatto e il tempo passa) /
in cui un uomo stava disteso su un cerchio e quel mondo pareva un altro mondo /
e la terra pareva un'altra terra: (è così che si prende tempo una volta che l'ora è esaurita
di Fabrizio Miliucci
Dei cerchi
A volte compaiono dei cerchi nell’aria, delle dolci sfere.
Hanno una superficie lucida, cangiante, specchiante. Sono le bolle di sapone, scoppiano.
Se invece fanno scoppiare l’incauto osservatore, essi sono gli alieni, sono provvisti di spietate armi laser.
Ci si trova a un bivio interpretativo.
(M. Giovenale, da Il paziente crede di essere)
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Già dall’esergo Il paziente crede di essere (Gorilla Sapiens 2016) indirizza il lettore sul crinale della decostruzione. Anche lo...
a Roma, giovedì 28 aprile 2016, alle ore 18:30
presso la Libreria Fahrenheit 451
in piazza Campo de' fiori 44
Fabrizio Miliucci
presenta le prose e i microracconti del libro
Il paziente crede di essere
di Marco Giovenale
(Gorilla Sapiens, 2016)
Interverrà con alcune annotazioni
Lidia Riviello
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Anticipazioni:
tre testi online su Nazione Indiana e
due su Carteggi letterari
Un'intervista (e letture):
su Radio3 Suite (21.02.2016)
Un'annotazione personalissima:
su Slowforward
Una nota di Renato Barilli:
http://www.renatobarilli.it/blog/giovenale-la-prosa-come-giocare-a-domino/
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L'incontro su facebook:
https://www.facebook.com/events/1669715393293262/
Scheda editoriale:
http://www.gorillasapiensedizioni.com/libri/il-paziente-crede-di-essere
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