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Ludovico Cantisani

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Contro il Tempo. La tradizione di Zolla e l’enigma dei nostri giorni

di Ludovico Cantisani
I. Thomas Alexander Harrison, Solitudine, 1893, olio su tela, cm 105×171, Musée d’Orsay, Parigi Fuori dal Tempo. È a un appiglio che non esiste più che ancora cerchiamo di...

Il romanzo Mosè e l’archetipo di Freud

di Ludovico Cantisani
Marx, Nietzsche, Freud: tre colossi del pensiero occidentale degli ultimi due secoli, accomunati dall’applicazione ossessiva di tattiche di svelamento che, pur facendo riferimento all’idea greca di verità...

Al cospetto dell’angelo. Tre libri su Benjamin

  di Ludovico Cantisani Nato nel 1892 a Berlino e morto nel 1941 lungo la frontiera spagnola, Walter Benjamin è un pensatore unico, e per parecchi motivi diversi: uno fra i tanti, la straordinaria molteplicità dei suoi scritti, al tempo stesso kafkianamente inconclusi e frammentariamente densissimi. Addentrandosi nella costellazione Benjamin non si tarda ad avvertire la sensazione che i passaggi più fertili, i movimenti più folgoranti del suo pensiero, si trovano...

Ultima metamorfosi all’aurora | L’arké secondo Heidegger

di Ludovico Cantisani
Ci sono tre Heidegger: un Heidegger essoterico, un Heidegger esoterico, un Heidegger orante che solo l’impero del tempo ha costretto allo scritto. Lo Heidegger essoterico è l’Heidegger di...

In armonia con le tenebre. Notturno Cioran

  di Ludovico Cantisani Cioran. Definirlo il più grande pessimista del secolo non è un’esagerazione. Grande per profondità della visione, abissale, grande per potenza delle immagini, grande per aver saputo frantumare ogni prosa nel momento stesso in cui infrangeva ogni certezza, ogni accortezza, ogni pruderie: lacerti, aforismi e mezze frasi è la dimensione feroce e minimale in cui si confinano i momenti più alti, e più profondi, della sua riflessione. Grande...

L’Apocalisse è una festa

  di Adriano Ercolani   Da alcuni mesi, nelle mie letture digitali, mi è capitato di incontrare un nome ricorrente, a firma di articoli ben scritti e solidamente strutturati su temi a me cari: l’opera di Tarkovskij, il cinema di Carmelo Bene, la cosmogonia gnostica, gli archetipi (in un’accezione sorprendentemente non junghiana). Il nome è quello di Ludovico Cantisani. Colpito dalla preparazione indubbia e la forsennata prolificità (tratto che mi ha suggerito un’immediata vicinanza...
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