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michael palmer

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Pensare di provare a pensare: su Situ, di Steven Seidenberg

Intricato labirinto filosofico o parodico sabotaggio dello stesso? Riflessione sul senso del riflettere o sul nonsenso dello scriverne? Benvenuti in Situ di Steven Seidenberg.

Lettere a Zanzotto

di Michael Palmer traduzione di Gian Maria Annovi Lettera 5 Desideravi, la neve cade all’insù, il futuro perfetto, un testo di ruote. Tu sei nato qui tra rumore e contro-rumore in frammenti iniziali di pellicola, argenti d’immagine, il di e le sue parti – particella come onda – i gradini del futuro perfetto, i suoi mille laghi campane, segni, lunazioni e delusioni I giorni erano chiamati il libro della fretta poi il libro dell’urlo, libro ferroviario poi libro della ruggine, rilegatura- perfetta, ombra...

Lettere a Zanzotto

di Michael Palmer traduzione di Gian Maria Annovi Lettera 1 Non si faceva per poi disfarlo, noi e per noi, imbustato, si- derato in un’astronave, elenco di liquidi, lettere inutili – cos’altro – sgorgano dalla scatola, piccole faglie, sonagli e pendenze Come montagne, un altro sospiro di crollo quasi del tutto consumato, luci che svernano, torri e un secolo di capelli, panni a cumuli o a mucchi, e arti, reali e artificiali, da passare al setaccio Le hanno proprio finite...

Le macchine liriche. Sei poeti francesi della contemporaneità (2)

A cura di Andrea Inglese e Andrea Raos (Continuiamo la pubblicazione dei poeti francesi - Hocquard, Portugal, Tarkos - iniziata qui) Emmanuel HOCQUARD. Nato nel 1940. Tra i suoi libri più recenti : Théorie des tables (1992), Un test de solitude (1998), L’invention du verre (2003), tutti pubblicati da POL. Ha tradotto Charles Reznikoff, Antonio Cisneros, Natacha Strijevskaia, Michael Palmer, Fernando Pessoa. da Théorie des Tables (Parigi, POL, 1992). Traduzione di Andrea...

Michael Palmer, “Sette poesie dentro una matrice da guerra”

tradotte da Andrea Raos       Costruzione del Museo Nel cratere che trovammo di fianco alla strada qualcosa sarebbe entrato alla fine Nomi che vedemmo sillabati al contrario Nella sabbia trovammo una tavoletta Nei crateri delle bombe che sono intelligenti potremmo trovare una mano È la mano che scrive la mano che sogna un cratere a sinistra e a destra di ciascuna mano La mano è chiamata giorno-nella-notte per via dei frammenti colorati che stringe Non pronunciamo mai la parola deserto e la sabbia non scorre fra...
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