risultati della ricerca

oralità

se non hai trovato quello che cercavi prova con un altro termine

Le virtù dimenticate del silenzio: i social, il covid, la guerra

di Giuseppe A. Samonà
Rifletto da anni sulla cosiddetta “rivoluzione tecnologico-digitale”, e in particolare sulla natura e la funzione dei social, sui molteplici aspetti – economici, politici, psicologici, estetici, relazionali etc. – che ne governano il meccanismo...

Ulisse tecnologico #5

di Giuseppe Martella 5. Simulazioni e rivendicazioni In effetti tale è Ulisse, ultimo degli eroi mitici, primo degli eroi letterari, frutto egli stesso di una selezione culturale e della sopravvivenza del più adatto. Nell’Iliade, primo modello letterario, gli eroi greci e troiani sono ancora impregnati di sostanza mitica, escono dalle nebbie della tradizione orale, impastati di divinità, in continuo commercio con gli dei, figure della loro stessa statura, semidei. Il piano...

Ulisse tecnologico #4

di Giuseppe Martella 4. Prove e messe in scena Nel libro VIII dell’Odissea il re Alcinoo appresta il banchetto e i giochi in onore di Ulisse, chiamando Demodoco, rapsodo cieco, a cantare le gesta del ritorno degli eroi greci. In un rituale meticoloso, in cui si alternano danze, canti, libagioni e gare di destrezza, Odisseo viene pian piano irretito e sedotto, circuito egli stesso dalla potenza del culto, convinto a...

Ulisse tecnologico #3

di Giuseppe Martella 3. Raggiri e rendiconti Nell’Odissea, i canti dal VI allo VIII, sono il cuore pulsante del poema. Alla fine del V, Ulisse è scampato all’annegamento grazie al velo della ninfa Ino Leucotea (velo semitrasparente della tradizione orale, in cui le figure si leggono in palinsesto). A questo velo, o drappo misterico, che segna il limite di ciò che può essere tramandato, spuma dell’onda del divenire, aura dell’identità...

Ulisse tecnologico #2

di Giuseppe Martella (Qui la prima puntata.) 2. Il gioco delle parti   E’ solo la costanza delle versioni dell’intreccio a garantire l’identità dell’autore-eroe. Odisseo e Omero che si scambiano le parti del narratore nel mezzo del poema, in quella splendida scena cerimoniale alla reggia dei Feaci, non sono Nessuno senza la fissazione della polytropia, della figuralità vagante del linguaggio orale, nel medium della scrittura incipiente. Essi rimangono dei funtivi narrativi vuoti...

Ulisse tecnologico #1

di Giuseppe Martella Marchingegni Ulisse, ingegnoso e mendace, è uno dei più noti eroi culturali di ogni tempo. Le sue astuzie proverbiali rimangono impresse nei nostri ricordi e tra esse spicca quella da lui messa in atto nella grotta di Polifemo, dove secondo alcuni si svolge “lo scontro tra chi si muove e chi sta fermo: l’opposizione originaria, il cui esito, favorevole alla mobilità, ha fatto di quest’ultima la...

Letteratura a fumetti? Le impreviste avventure del racconto

di Daniele Barbieri Questo breve libro delinea un lungo percorso, storico e teorico, attraverso cinque nozioni i cui reciproci collegamenti si sono molto trasformati da un’epoca all’altra: immagine (cioè rappresentazione visiva di un elemento del mondo), scrittura, oralità, serialità, romanzo. Ciascuna di queste nozioni ne comporta, implicitamente, una sesta, che è racconto. Potremmo pensare questo libro come una storia (molto parziale) del racconto in relazione all’immagine, alla scrittura, all’oralità, alla...

Interférences # 19 / Christophe Tarkos, l’installatore performativo

di Andrea Inglese Da qualche tempo nelle discussioni letterarie – pur nella forma spesso frammentaria che hanno oggi assunto sui social – anche in Italia si è cominciato a fare il nome di Christophe Tarkos. Sembra addirittura che questo autore francese sia conosciuto e che vi sia una certa urgenza nel nominarlo, quando si parla di poesia contemporanea. Ebbene, ora si potrà finalmente leggerlo, dal momento che è da poco...

L’urlo e la musica: la scrittura della voce in Céline

 di Andrea Inglese … la voce umana, il suono meno ragionevole in tutta la natura… Italo Svevo Nell’affrontare un tema arduo come il rapporto tra il romanzo e la musica nel Novecento, ho scelto di pormi consapevolmente in un’ottica eccentrica, interessandomi alla questione della voce. La voce, infatti, è una sorta di entità ambigua e spettrale, che abita sia il romanzo sia la musica, ma in modo problematico e sfuggente. Di primo...

Intervista-dialogo con Lello Voce intorno a una concezione pluriversa della poesia

a cura di Andrea Inglese ... dove si parla di oralità, avanguardia, poetry slam, ibridazioni, arti poetiche... Come è nato il progetto di “Piccola cucina cannibale”, che si presenta come un libro di poesia musicata a fumetti? Libri di poesia accompagnati da CD audio oggi non sono rari, ma libri di poesia a fumetti non mi sembra di averne ancora visti, al di fuori del tuo. Sono ormai più di vent’anni...

Oralità e scrittura in Gadda 2

(Prima parte qui) Eros e Priapo: oltre il pamphlet di Andrea Inglese Nel suo saggio sul pamphlet moderno, Marc Angenot ricorda: “la forma primitiva ed elementare del pamphlet è l'invettiva ; lo spettacolo dello scandalo e dell'impostura richiede innanzitutto l'esplosione della collera, l'abreazione aggressiva, tanto più aggressiva dal momento che l'autore del pamphlet si sente invaso, minacciato e impotente". Queste osservazioni si attagliano perfettamente alla condizione di Gadda, il cui sentimento d’impotenza...

Oralità e scrittura in Gadda 1

(Nella discussione scaturita dal suo ultimo post, Massimo Rizzante ha ricordato come la storia del romanzo sia in gran parte dipesa dalla capacità dello scrittore di captare il magma dell’oralità, per iscriverlo all’interno dell’architettura narrativa. L’oralità è il mostro che il romanziere deve domare, affinché la lingua in cui scrive non sia lingua “libresca”. Sfida ardua, intorno alla quale si è giocato il destino di alcuni capolavori. Ma il...
Print Friendly, PDF & Email