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La settimana del depresso 4

di Gianni Biondillo

 

E d’improvviso cadde il desiderio:
gli amici per la pelle si spellarono.

***

Un giorno attraversando la strada
non ci saluteremo, guarderemo
oltre. Cosi tutto sarà compiuto…

11 Commenti

  1. tranquilla mag, oggi è sabato e la settimana sta per finire ;-)
    Però … ho notato un certo miglioramento.
    Il primo giorno di depressione era proprio … deprimente, poi, forse grazie all’aiuto di tramutoli, è un po’ migliorato :-)
    geo

  2. @ Evita Continua

    Un giorno attraversando la strada
    non ci saluteremo, guarderemo
    altre. Cosi nulla sarà compiuto…

  3. @ Era Clito

    Un giorno attraversando il fiume
    non ci bagneremo, bagneremo
    altre. Cosi tutto sarà compiuto…

  4. Un giorno
    (se non se andrà sempre fuggendo)
    attraversando la strada
    pur sulle strisce pedonali
    non guarderà il semaforo.
    E tutto si compirà.

  5. E’ una poesia dedicata a una coppia omosessuale che perde l’amor di sé stessa. :-D Come in una tragedia di Sofocle, gli amici per le palle, cioè per la pelle diventano nemici, non lesinano colpi bassi – piacevoli a volte nel ricordo che un tempo sì, certi scherzi sotto le lenzuola -, fino alla tragica inderogabile fine, semaforo spento, camionista ubriaco che c’ha un malessere… perde il controllo del mezzo e li mette entrambi sotto con una sola avventata sterzata all’ultimo momento. Stampati sull’asfalto, senza un filo d’anima più, solo un po’ di sangue e saliva che gli cola dalla bocca, nella morte terribilmente simili a due gemelli siamesi epilettici. :-D

    Biondix, come poeta mi piaci: sei così immerso in un mondo di contraddizioni inalienabili, quelle che mirabilmente Sofocle ai suoi tempi.

    La prendo in prestito la poesiola, Biondix, così la inserisco in un racconto che sto scrivendo: ovviamente con tutti i crismi del caso.
    Poi lo leggerai il racconto, vero? :-) Pensa, ci sarà dentro una tua poesiola. Mica poco. :-)))

    Ciao Biondix

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gianni biondillo
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GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
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