Articolo precedente
Articolo successivo

E’ primavera

4.jpg
Sono un po’ stanco, dormo poco ultimamente. Fa freddo a Milano, ma c’è un bel sole. E’ primavera. Anzi: sono quattro primavere ormai. Venerdì porto la famiglia sull’isola di Sant’Erasmo. A me basta davvero poco per sentirmi felice.
Anche una frase banale, come: “vi voglio bene”.

Print Friendly, PDF & Email

34 Commenti

  1. Fa freddo anche a Amiens: Ha nevicato un poco stamattina.
    Primavera soltanto nei cuori.
    Ti voglio bene.

  2. Ti voglio tanto bene Gianni!
    Dal tuo scrivere ho imparato l’ironia, il gioco nei dialoghi, la dolcezza!
    Fai un viaggio sereno con la tua famiglia.
    ciao
    :-) carla

  3. ciao gianni, sventoliamo i fazzolettoni colmi di lacrimoni, ci mancherai tanto tanto, CI vogliamo tutti tanto tanto bene!

  4. la scuso tando signor biontillo se mi permetterei ma anghio volessi ha curargli cueste buone vacante di ferracosto che lei stà passanto a patova al barro di sat’eraspo con tutte guante le sue familie. che celo volio dire anghe se lei non mi pubbrica mai le mie poste su lozione intiana che mi piacesse a sai, che cosi tutti potessero venire, a cuardar mela la mia paggina che si vede cuando telo accenti, il con puter. la rincrazzio tando che laspetterei cuando lei al ritorno che e partito che le faccia vedere il mio nuovo buc. la scuso tando malei a propio un bel nome di nicchia è anghe tarchetta è anche ciorgia è anghe binari è anghe fìfì è tutti guanti che cari che siete a sai.

  5. A Già, ho appena riletto la tua opera omnia (anzi, i tre romanzi pubblicati da guanda, non i saggi!). Belli, tutti belli. A quando una nuova storia?

    Divertiti con la famiglia.

    Mi accodo alle dichiarazioni precedenti: anche io ti voglio bene e ti di più: se tu fossi stata ‘na bella donna, magari mi sarei pure ‘nnamorato!!!! Ma non essendolo, ci contentiamo di questa nostra amicizia – mi piace pensarla così – (e credo che la cosa vada bene anche a te!)

    Fine del cazzeggio.

    Marco Albanesi

  6. (Marco: il 24 maggio)

    A tutti: s’è capito, vero, che qui non parlo del mio fine settimana, ma dei 4 anni di vita di NI, Giusto?

  7. P.S.
    Giovedì 24 maggio, è d’obbligo un giorno di ferie.
    Però non conosco l’indirizzo!
    ;-)))

  8. hùùùùùù matonnammia hùùùùùùù gesuggiuseppemmio che il sign’or biontillo e gia tonnato dal riommare che cuello nonera stato al santaraspa che ci vuolebbene ha tutti guanti che e prima sera occi, ma che stesse nella fiasca da bagno colla lozzione intiana, hùùùùùù sandoddio che menomale che il s’ignora biontillo cia presi tutti guanti per il buc che cosi cia fatto venire, anghe il s’ignora casceco che cuello e sicura mente straniero che lui e dimilano, che cia anghe fatto un buc propio anghe lui con sobra un viso tutto guanto pittato che sembra cuel cantando bobi suolo cottutto il cerume su la faccia che io lovvisto in una puntata che cer’ano anghe mino leitame è litol tonno è anghepoi cera figliola frincuelli è lasorella di rossana fratello. hùcchebbello che ce anghe casceco che se lui mi spiecherebbe come sie fatto il buc dai monta tori che volessi far melo anghio cosi e che lo rincrazzio tanto ha sai e anghe il s’ignora binari che ciavuto pure il suobbuc. vi scuso tanto a sai se mio permesso ma sono tuta felice che guasi vengo, ha trovavvi finaccasa tutti guanti.

  9. ho appena letto i commenti di – sono quattro primavere ormai –
    Fantastici!
    Siete forti!

  10. ahahahahhahhahahahahah
    amà
    tu mi farai morire
    e una risata mi seppellirà
    ti bacio, sorella! :)))))
    la fu

  11. O te ha Biontillo
    (Per il compie l’hanno di lozzione intiana. Cottando ha more)

    Prima sera prima sera che luccello vieni al nito
    che del cammio di staggione sene accorto anghe biontillo
    fruca fruca stà matina non trovasse piu il mallione
    che sincassa come un crillo è cia prostato il suo massaggio

    Ora scuazza nella fiasca come f’osse lia sammarco
    tutti vencono è li critano buorriposo mio biontillo
    lui nossente è ha il macciortomo dici porta la lozzione
    minzapono minzapono è mi rito di cuei collioni

    Anghio f’ossi nella fiasca ma nonò il macciortomo
    crito al buon esperandio se venisse drento laccua
    lui mi cuarda di travesso è mi dici ma seiscema
    che se venco li allavammi poi mi perdo brunovesba

    Che macone cuando e sera sopra tutto ha prima sera
    cuando tonnano le londini ma nessuna nel mio nito
    tu ora tormi mio biontillo tutto linto è pro fumato
    ai manciato ai bevuto è ora sogni di ciannozzi

    Cui lo dichi è nollo neco sono tonna tutta cuanta
    sono tonna nona santa che novvoglio piu ha spettare
    vieni vieni bel biontillo sono cui piena da more
    non ci creti telo dichi sono mellio di binachi

    Di binachi è di casceco che vi ha vampo tutti guanti
    di targetta è chillavisto che nessuno mi resisti
    di fìfì è sorrendino che vibbevo comil vino
    di fibbrisse è fibbratori che vifumo ha tuttelore

    aucuri lozzione intiana, che ha more che siete tutti guanti è chebbei nomi che ciavete che le mie amighe che care che sono tutte cui pevvoi.

  12. “quando succede avvertimi che stappo una bottiglia”

    mò mi tocco :))))) ahhhhhhhhhhh, fatto….ehm sttting, ti ho ricordato qualcosa:))))))
    bacio
    la fu

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Io non ci volevo venire

Gianni Biondillo intervista Roberto Alajmo
Scegli come protagonista del tuo romanzo un non-eroe. Un inetto accidioso, Giovà, quello che nelle partitelle si mette in porta per non dare fastidio. Eppure, alla fine il lettore si identifica con lui. Siamo tutti Giovà?

Quando i pesci hanno i piedi

di Romano A. Fiocchi
La copertina è così: accattivante ma nuda, senza titolo, né autore, né editore. Che sono però sul dorso con caratteri che sembrano il loro riflesso tremolante nell’acqua.

Un editore rompitascabile

di Romano A. Fiocchi
Era il 29 novembre 1938. Angelo Fortunato Formiggini, uno dei più geniali editori del XX secolo, italiano «di sette cotte» ma di origini ebraiche, dopo aver sopportato le già pesanti ingerenze del regime, rifiuta di accettare l’estremo affronto delle leggi razziali. Da Roma, dove risiedeva, torna alla sua Modena, sale sulla torre Ghirlandina e si lancia nel vuoto urlando «Italia! Italia! Italia!»

La mantide

di Francesca Ranza
Quell’estate una mantide decapitata cadde giù dal cielo. Eravamo in piscina e parlavamo della coscienza, perché parlare della coscienza andava molto di moda. Non eravamo andati da nessuna parte in vacanza. Lui diceva che Milano in agosto era bellissima e io, anche se a Milano in agosto non ci ero mai stata prima, gli avevo creduto.

Racconti del postmitologico

di Romano A. Fiocchi
L’eleganza del linguaggio di Santoro, che è la sua cifra, contribuisce a proiettare questi brevi e brevissimi racconti – che variano da un massimo di sette pagine a un minimo di mezza paginetta – in un tempo tra il mitologico e il postmitologico.

Soldi soldi soldi

di Romano A. Fiocchi
Poema sinfonico, inteso quale intreccio di liriche di varie misure dove le parole si ripetono come motivi musicali, ogni volta modellati diversamente e sempre più vicini al perfezionamento dell’immagine.
gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: