Juke Box (prisencolinensinainciusol)

di
Adriano Celentano

adriano_celentano5.jpg

In de col men seivuan
prisencolinensinainciusol ol rait
Uis de seim cius men
op de seim ol uat men
in de colobos dai
Trr…
Ciak is e maind beghin de col
bebi stei ye push yo oh
Uis de seim cius men
in de colobos dai
Not is de seim laikiu
de promisdin iu nau
in trabol lovgiai ciu gen
in do camo not cius no bai
for lov so op op giast
cam lau ue cam lov ai
Oping tu stei laik cius
go mo men
iu bicos tue men cold
dobrei gorls
Oh sandei…

(coro)

Ai ai smai sesler
eni els so co uil piso ai
in de col men seivuan

(coro)

Prisencolinensinainciusol ol rait
Uei ai sint no ai
giv de sint laik de cius
nobodi oh gud taim lev feis go
Uis de seim et seim cius
go no ben let de cius
end kai for not de gai giast stei
Ai ai smai senflecs
eni go for doing peso ai
In de col mein seivuan
prisencolinensinainciusol ol rait
lu nei si not sicidor
ah es la bebi la dai big iour

(coro)

Ai ai smai senflecs
eni go for doin peso ai
In de col mein saivuan
prisencolinensinainciusol ol rait
lu nei si not sicodor
ah es la bebi la dai big iour

17 Commenti

  1. no, celentano no, verrebbe da parafrasare nanni moretti: ve lo meritate celentano!
    ma sarebbe esagerato. semplicemente non sopporto il suo prendersi troppo sul serio, è il suo sguardo sbieco che non…

  2. @ Capuche
    Vista si stampi

    effeffe

    @ dario
    come disse il maestro CB a una sua ammiratrice che si complimentava per lo spettacolo appena visto:
    -pazienza!

    Furlen

  3. beh… rimane pur sempre il “nostro” Mick Jagger ;-)
    quantomeno gli sia riconosciuta una certa coerenza; “classici” e spazzatura: Celentano appunto.
    con 24 mila e 1 bacio come un rock.

  4. Canta bene il nostro, e ben si muove.
    Ma da sempre mi sta sulle palle, non si mette la cravatta, ed i borghesi devono mettersela, no? (io la metto)
    E che cavolo, i soldi sono soldi, e sudati!
    No?
    E se non danno l’esempio i ricchi alle nuove generazioni, chi mai, di grazia?
    No?

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

➨ AzioneAtzeni – Discanto Undicesimo: Gianni Usai (lettura di Giovanni Carroni)

di Gianni Usai
Non avrà vent’anni. All’uomo riporta alla mente fantasie contorte e pervicaci mal di pancia che si fanno parole; sogni e incubi dimenticati o mai ricordati che riaffiorano tra le righe e si propagano in vite aliene, da vivere per interposta persona fintanto che gli si dà forma.

➨ AzioneAtzeni – Discanto Decimo: Pierangelo Consoli

di Pierangelo Consoli
È sordo, disse, sfiorandogli un braccio. Puoi smetterla di bisbigliare. Urla pure, se vuoi, tanto non ti sente. Il bambino si sporse dalla barca, sfiorò il mare con due dita e se le portò alle narici. Chiuse gli occhi. Era scuro, il mare, nero, come d’inchiostro.

➨ AzioneAtzeni – Discanto Nono: Paolo Fresu e Lella Costa

di Claudio Loi
Acqua che scorre e suona, e viaggia e trasporta saggezza e ricordi. Acqua e suoni che arrivano anche alle orecchie (sempre ben aperte) di un trombettista di Berchidda che le accoglie e le sfama, le cresce, le trasforma. Nella musica di Paolo Fresu è facile ritrovare le parole di Atzeni, anche quelle non dette, soprattutto quelle.

➨ AzioneAtzeni – Discanto Ottavo: Andrea Gobetti

di Andrea Gobetti
Parlargli della Sardegna? Errore fatale. Noia scontata, come parlare di spiritualità a un cherubino, per dirla con Rilke, ma neanche a star zitto facevo un gran figura, sembrava d'aver paura di mescolare il mio alfabeto con il suo, quando invece avevo la voglia e l'interesse a far tutto il contrario.

➨ AzioneAtzeni – Discanto Settimo: Bastiana Madau

di Bastiana Madau
A Nascar, nelle notti d’autunno, si sentono le case che parlano. Dicono i nomi di chi le ha lasciate. Quando Mimìa e Rosario Moro camminano per il paese, sembrano ombre uscite da un tempo senza orologi, ma i loro occhi brillano ancora come brace sotto la cenere.

I poeti appartati: Tommaso Foscarin

di Tommaso Foscarin
Svegliato da chiacchiere silenti, che risuonano arpie fra le mura altrui affondo nelle sabbie mobili. Tra i silenziosi labirinti della mente, così pieni di parole.
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: