Articolo precedente
Articolo successivo

Dieci buone ragioni per amare un romanzo: la prima

di
Francesco Forlani


uno. non cambiare una virgola

” È tutto accaduto, più o meno.” Così comincia il romanzo di Kurt Vonnegut, Mattatoio N 5. 1 Un titolo così non lo trovi per eccesso di zelo, o di alcol, ma, quasi come un profumo francese, perché è lui a trovarti. Curiosa la storia di lui prigioniero americano a Dresda, in un mattatoio, ovvero dentro quando poi è fuori la mattanza, il famoso bombardamento della città tedesca avvenuto tra il 14 e il 15 febbraio e in cui gli aerei delle forze alleate scaricarono sulla Firenze dell’Elba ben 2702 tonnellate di bombe. Kurt Vonnegut diede a mattatoio N 5 il sottotitolo di “La crociata dei bambini”. Il titolo ce lo racconta in un passaggio in cui Mary, la moglie del suo compagno d’arme, O’Hare, è contrariata dalla presenza dell’autore, e quando lui cerca di capirne il motivo, lei esplode dicendogli:
” Eravate solo dei bambini durante la guerra…Come quelli che stanno giocando di sopra”
Eppure.
È tutto accaduto (virgola) più o meno. C’è come una rottura, un precipizio che si apre dopo la virgola, quella virgola messa da Vonnegut. Nel romanzo di Florina Ilis, per tutte le 850 pagine non c’è un solo punto. Ci sono capoversi, maiuscole, ma nessun punto. Solo virgole, Come se tra un personaggio e l’altro, (diverse decine e con un ruolo importante nella storia), tra un tempo e un altro, (quando un paese ha avuto la fortuna sfortuna di essere stato comunista c’è sempre un prima e un dopo in cui dovrà rendere conto ai suoi sudditi) perfino tra i due treni (Nella stazione di Cluj ci sono due treni: il rapido in partenza per Bucarest e l’accelerato speciale con i bambini diretti alla colonia estiva) che il lettore insegue per quanto se ne stiano belli fermi, c’è un tale flusso di vita che nessun punto avrebbe potuto fermare. La virgola si sa, sta a indicare un intervallo minimo della voce, ma ha anche funzione, in matematica, di separare le cifre intere da quelle decimali. Ecco allora che La crociata dei bambini sembra di colpo declinare, svolgere, scandagliare ogni spazio possibile e profondità di scarto della storia come successione di cifre tutte intere. E dopo la virgola se ne stanno storie minuscole, piccolissime, forse perché i bambini non hanno, per definizione, un granché da raccontare, in apparenza, forse perché la Romania è un paese di orfani alla ricerca della propria storia. La crociata dei bambini, del resto, è il fuoco che farà brillare la polveriera dell’affaire dei bambini rumeni abbandonati nelle fognature delle città o deportati nel losco giro delle adozioni internazionali. Alla domanda di un cronista che indaga sulle ragioni di quella rivoluzione, i bambini rispondono:
Noi vogliamo dei genitori, non un paese!

– to be continued-

Print Friendly, PDF & Email
NOTE
  1. Nel 1972 ne è stato realizzato un adattamento cinematografico, Mattatoio 5 diretto da George Roy Hill, ricordato anche per la colonna sonora d’eccezione: Glenn Gould che esegue musiche di Johann Sebastian Bach.

2 Commenti

  1. libro bellino, non capolavoro per me, innervosisce la cura terribile all’edizione italiana con errori ad ogni pagina. Qualche erroraccio scientifico penso da parte dell’autrice e forse un centinaio di pagine di troppo, ma carino.

  2. io ho trovato una traduzione perfetta e non ho ravvisato nelle 850 pagine le brutture di cui parli. per me un capolavoro. Forse la copertina… effeffe

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Les nouveau réalistes: Amedeo De Palma

di Amedeo De Palma
“Questi ragazzi americani…c’è sempre uno che sbrocca, va a scuola e incomincia a sparare un po’ a cazzo” disse Paolo.

Un poeta in scena: Elio Pecora

di Elio Pecora
…Allora, in che il mio destino è diverso? Già, la poesia!... Ho cercato parole che significassero quel che intravedevo, sentivo. Perché fossero esatte queste parole bisognava asciugarsi dal sudore, misurare l’ebbrezza.

Post in Translation: Blaise Cendrars

di Mario Eleno e Manuela Mosé
Un incredibile capitolo dedicato a Napoli tratto da uno dei suoi romanzi più belli, "Bourlinguer", un viaggio pazzesco nell'anima del mondo che dovrebbe essere tradotto e pubblicato integralmente in italiano affinché molti altri possano starci dentro.

Les nouveaux réalistes: Claudio Bellon

di Claudio Bellon
Atterrato a Berlino Brandeburgo con cinquanta minuti di ritardo. Gargarizzato bevanda ai sali minerali per idratare l’organismo e prepararlo a trentasei ore di vibrazioni positive. Acquistato block notes con copertina rigida al duty-free: lo strizza suggerisce di prendere appunti su ricordi e sensazioni.

Les nouveaux réalistes:

di Alessandro Maria Flavio
Mi mescolo alla folla. Trovo una nicchia in cui rintanarmi, spalle al muro, in cerca di un viso che ispiri fiducia, uno a cui chiedere. Meraviglioso avvistamento: un tizio stralunato che si è scordato di stringere una sigaretta tra le dita, ridotta ormai a un cumulo di cenere. È il tuo uomo, dice quello meticoloso.

Colonna (sonora) 2025

di Claudio Loi
L'immancabile appuntamento con il nostro communiste dandy DJ. 15 album in rigoroso ordine alfabetico per ricordare il 2024 e affrontare le insidie del quotidiano con il piglio giusto. Perché la musica, quella giusta, è la migliore medicina che si possa trovare sul mercato. Buon ascolto!
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: