Che occhio chiaro, che visione semplice e profonda aveva il vecchio Paz.
Buon 2012, sperando bene
E che cosa dobbiamo ancora sperare, Gianni? La speranza, roba per lo più mondana, sta assumendo il carattere proprio della Fede. O la Fede si sta declassando a speranza, forse. Non c’è più spazio per queste cose, speranza o Fede che sia. Forza di volontà e determinazione, questo è tener duro.
Buon anno.
conviene appellarsi all’affermazione di un libertino d’antan:”talvolta un po di agonia è parte integrante dell’estasi”(De sade)
di Giorgio Ghiberti
Da antico lettore di Frances A. Yeates, sono davvero felice di questa prima pubblicazione italiana di "John Florio. La vita di un italiano nell'Inghilterra di Shakespeare". Ho chiesto all'editore, che qui ringrazio, il permesso di pubblicare l'introduzione del curatore. G.B.
di Gianluca Veltri
Lo avevamo lasciato “aggrovigliato nel blu”, soltanto pochi mesi prima.
Ma Bob Dylan fermo non sa stare. E così torna a New York, dove tutto era cominciato. È lì che realizza e registra, mezzo secolo fa, i brani per l’album “Desire”.
Gianni Biondillo intervista Veronica Raimo
È un universo surreale, fatto di freak, quello che racconti nel tuo romanzo, o forse è il mondo che è così, pieno di personaggi estremi, quindi sei un’autrice realista?
di Maria Noemi Grandi
Zio apre il recinto e chiama Pasqua a sé – Andiamo, bella. Andiamo – quella si avvicina placida, pensa le abbia portato da mangiare i soliti resti. Pure Pasquetta si accoda ma zio la spinge indietro e chiude il cancello. Insieme ci allontaniamo di qualche passo sul prato.
di Romano A. Fiocchi
il 15 marzo, per i tipi della nuova, piccola e agguerrita Qed, è uscito "Il violinista Igor Brodskij", il nuovo libro di Romano Augusto Fiocchi, nostro amico e collaboratore. Ve ne anticipiamo l'incipit, sperando di incuriosirvi.
di Romano A. Fiocchi
Il titolo è un ossimoro affascinante: "La vecchiaia del bambino Matteo". Non basta, il libro si apre con un’immagine che non poteva essere concepita se non da un poeta, qual era Angelo Lumelli: un vagone merci fermo in mezzo alle risaie, da solo, sulla linea ferroviaria Mortara-Pavia.
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
Che occhio chiaro, che visione semplice e profonda aveva il vecchio Paz.
Buon 2012, sperando bene
E che cosa dobbiamo ancora sperare, Gianni? La speranza, roba per lo più mondana, sta assumendo il carattere proprio della Fede. O la Fede si sta declassando a speranza, forse. Non c’è più spazio per queste cose, speranza o Fede che sia. Forza di volontà e determinazione, questo è tener duro.
Buon anno.
conviene appellarsi all’affermazione di un libertino d’antan:”talvolta un po di agonia è parte integrante dell’estasi”(De sade)
http://stansarea.com/Miscellaneous/MusicToEnjoy/BobbybVintonJukebox_files/Bobby%20Vinton%20-%20Blue%20Moon.mp3