Articolo precedente
Articolo successivo

Ancora minacce a Giulio Cavalli

una nota di Gianni Biondillo

Carlo Cosco, ieri, pochi minuti prima di essere condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua compagna – Lea Garofalo, sciolta nell’acido – ha minacciato Giulio Cavalli, presente nell’aula della Prima sezione della Corte d’assise. Ha gridato, rivolto all’attore: “Perché scrivi sui libri che siamo mafiosi?” La risposta l’ha data uno dei fratelli di Cosco, pure lui condannato: “Scrivi perché sei un cornuto e un infame.” Ancora di più, a maggior ragione, ribadisco la mia vicinanza, la mia fratellanza a Giulio. Non sei solo. Il mio abbraccio sarà ancora più stretto. Questa è una minaccia.

5 Commenti

  1. In questo paese ricercare la luminosità del combatto per la verità è affrontare la morte. E’ sentire la pietra dentro il cuore, è essere prigioniero, è subire minaccia, menzogna, è essere circondato. Contro i gridi, la parola, vera. Contro la menzogna, la parola, chiara. Contro il fango, la memoria della sua infanzia, della sua identità: artista per creare una terra senza violenza, dove la tragedia non è corpo inerme, sciolto nell’acidio- ma tragedia della parola, per fare emergere un altro senso. Scrivendo queste righe, penso a queste donne e questi uomini che fanno del loro talento una lotta, a queste parole che sono venute dagli articoli o libri letti (Rosaria Capacchione, Roberto Saviano), a questo paese delineato- una frontiera per me straniera- Una lingua della verità per fare domande dentro di me. Storie che rimangono nel mio cuore.

    Un abbraccio a Giulio Cavalli e a tutti che combattono contro la mafia.

  2. bravi.tenere accesi i riflettori su queste storie aiuta a non dimenticarci che loro stanno nell’ombra dei loro affari pronti a ghermire chiunque si frapponga tra essi e gli stessi sfruttando il puzzolente carisma dei soldi sporchi di sangue per permettersi minacciose battute scadenti cui ridono solo sdentati accoliti deficienti pronti a eseguire qualsiasi sordida disposizione se solo noi gli staccassimo gli occhi di dosso

    http://kndb.fm/rf/db/The%20Pitchfork%20500/01%20David%20Bowie%20-%20David%20Bowie%20-%20Heroes.mp3

  3. Solidarietà ci mancherebbe,
    ci vorrebbe pero’ una visibilità maggiore per Cavalli.
    Un giorno l’ho visto in una puntata di Anno zero, ha parlato pochi minuti, è stato presentato frettolosamente, in un modo a mio avviso irritante, come una voce tra le altre fra gli spalti; secondo me Santoro non aveva idea del lavoro che svolgeva già al tempo Cavalli; e Cavalli, forse per l’ansia del poco tempo a disposizione, mi è sembrato emozionato, umanissimamente emozionato.

    Solidarietà anche alla figlia di Lea Garofalo che stà dimostrando di essere una ragazza ceccezionale.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Un italiano nell’Inghilterra di Shakespeare

di Giorgio Ghiberti
Da antico lettore di Frances A. Yeates, sono davvero felice di questa prima pubblicazione italiana di "John Florio. La vita di un italiano nell'Inghilterra di Shakespeare". Ho chiesto all'editore, che qui ringrazio, il permesso di pubblicare l'introduzione del curatore. G.B.

Desire

di Gianluca Veltri
Lo avevamo lasciato “aggrovigliato nel blu”, soltanto pochi mesi prima. Ma Bob Dylan fermo non sa stare. E così torna a New York, dove tutto era cominciato. È lì che realizza e registra, mezzo secolo fa, i brani per l’album “Desire”.

Il dolore secondo Matteo

Gianni Biondillo intervista Veronica Raimo
È un universo surreale, fatto di freak, quello che racconti nel tuo romanzo, o forse è il mondo che è così, pieno di personaggi estremi, quindi sei un’autrice realista?

Pasqua

di Maria Noemi Grandi
Zio apre il recinto e chiama Pasqua a sé – Andiamo, bella. Andiamo – quella si avvicina placida, pensa le abbia portato da mangiare i soliti resti. Pure Pasquetta si accoda ma zio la spinge indietro e chiude il cancello. Insieme ci allontaniamo di qualche passo sul prato.

Il violinista Igor Brodskij

di Romano A. Fiocchi
il 15 marzo, per i tipi della nuova, piccola e agguerrita Qed, è uscito "Il violinista Igor Brodskij", il nuovo libro di Romano Augusto Fiocchi, nostro amico e collaboratore. Ve ne anticipiamo l'incipit, sperando di incuriosirvi.

La vecchiaia del bambino Matteo

di Romano A. Fiocchi
Il titolo è un ossimoro affascinante: "La vecchiaia del bambino Matteo". Non basta, il libro si apre con un’immagine che non poteva essere concepita se non da un poeta, qual era Angelo Lumelli: un vagone merci fermo in mezzo alle risaie, da solo, sulla linea ferroviaria Mortara-Pavia.
gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: