Articolo precedente
Articolo successivo

«I cardinali sono imbevuti di pregiudizi e il papa è un ignorante» (Wikileaks)

pioVII
Pio VII, Jacques-Louis David

Wikileak 1
«(…) [I cardinali] Antonelli, Di Pietro e Caselli (…) sono imbevuti dei pregiudizi romani e chiunque debba trattare affari complicati a Roma può avere la certezza di trovare sempre sul proprio cammino Di Pietro e Antonelli. Eppure sono molto diversi l’uno dall’altro. Il primo è silenzioso, riservato e duro, ma ostenta modestia, semplicità, rassegnazione e dolcezza. Non fa che ribattere la volontà del Santo Padre a quel che gli si dice.

Antonelli è più fine e delicato, parla volentieri, ascolta, entra nella discussione, spesso sembra voler evitare un’eccessiva rigidità dei princìpi, ma ritorna sempre alla propria tesi dopo aver esaurito tutti i sofismi possibili e con una tenacia inscalfibile.

Caselli è monaco nel senso più profondo del termine, ma nasconde questa caratteristica sotto apparenze amabili.»

(Roma, 17 novembre 1804. Dispaccio dell’ambasciatore di Prussia presso la Santa Sede Wilhelm von Humboldt al dipartimento degli Esteri del gabinetto prussiano. In Herman Granier, Preussen und die katholische Kirche seit 1640. Nach den Acten des Geheimen Staatsarchives, «Publikationen aus den K.preussischen Staatsarchiven», Leipzig 1902, vol. IX, nr. 767, pp. 248-249.)

*

Wikileak 2
«(…) L’Elettore Arcicancelliere ha una cattiva opinione del papa [Pio VII]; me lo ha descritto come un vecchio ignorante, debole e pieno di superstizione, molto testardo, legato soprattutto ai princìpi della sua antica condizione di monaco, pronto a dare ascolto a qualsiasi fanatico.»

(Dispaccio inviato al gabinetto di Berlino dal delegato prussiano alla Dieta di Ratisbona, conte von Görtz, il 2 novembre 1804, in Granier, cit., p. 245.)

*

Wikileak 3
«(…) Non è solo che qui non accada nulla, ma non c’è neanche una persona che provi il desiderio di sapere qualcosa, e se non ci fossi io molti diplomatici non vedrebbero mai dei giornali tedeschi. (…) La rivoluzione, in parte la povertà e l’avarizia delle persone illustri hanno demoralizzato e ridotto quasi solo al livello di club da gioco quella scarsa società che ancora resisteva; le donne vivono dissolutamente e manca del tutto (…) la vera nobiltà.»

(Roma, lettera di Wilhelm von Humboldt a Karl Gustav von Brinkmann, 10 dicembre 1802. In Wilhelm von Humboldt, Briefe an Karl Gustav von Brinkmann, a cura di A. Leitzmann, Bibliothek d. Liter. Vereins, Leipzig 1939, pp. 139-141.)

7 Commenti

  1. I materiali diplomatici sono sempre interessanti. Sarei curiosa di sapere se esiste qualche fonte sull’ipotesi di un papato a termine, della quale ora si discute.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Viaggio nelle stanze, e nell’isola, di Rossana Rossanda

di Anna Toscano
Guardare lo schienale della sedia che è appena scostata dal tavolo e andare immediatamente con gli occhi a destra perché forse lì c’è lei, si è appena alzata e cerca una citazione in un libro. Lei che ha scelto Venezia per il tempo eterno

Diario di un uomo solo

di Michele Muresu
La ragione genealogica di questi appunti che con molta spocchia proverò a far passare per un diario è una sola: benché sia un momento di grande rivalutazione terapeutica della solitudine, io non ho mai avuto il privilegio di stare solo

“Valzer con mia madre da ragazza” – un nuovo libro di Filippo Tuena

Una vena memorialistica e autobiografica attraversa da sempre il lavoro letterario di Filippo Tuena, a volte sotto il travestimento della finzione, a volte in modo esplicito. E ora si arricchisce di un nuovo capitolo, un nuovo libro in uscita il 6 giugno 2025

“Il dio dei puppi”: satira queer, autocritica e risate sacre

di Rosa Maria Di Natale
È un testo che assomiglia a un culto improvvisato in un retro palco, a un sermone predicato tra ironia, identità e rabbia lucida. Ma più che offrire risposte, il dio dei puppi alza specchi. Non per vanità, ma per necessità

Fine di Kaliyuga

Danilo Chillemi
Qualcuno (chi? L’inglese John Lennon?) diceva della morte: è solo scendere da un’auto per salire su un’altra. La frase mi trova d’accordo. Salgo sul primo autobus che incontro nell’ora magica crepuscolare delle sei

L’eredità del corpo memoria nei libri di Goliarda Sapienza

di Anna Toscano
Scavalcato il centenario della nascita di Goliarda Sapienza, ricordata in convegni, incontri, libri, letture e molto altro ancora, prende avvio la strada del secondo centenario
davide orecchio
davide orecchio
Vivo e lavoro a Roma. Libri: Lettere a una fanciulla che non risponde (romanzo, Bompiani, 2024), Qualcosa sulla terra (racconto, Industria&Letteratura, 2022), Storia aperta (romanzo, Bompiani, 2021), L'isola di Kalief (con Mara Cerri, Orecchio Acerbo 2021), Il regno dei fossili (romanzo, il Saggiatore 2019), Mio padre la rivoluzione (racconti, minimum fax 2017. Premio Campiello-Selezione giuria dei Letterati 2018), Stati di grazia (romanzo, il Saggiatore 2014), Città distrutte. Sei biografie infedeli (racconti, Gaffi 2012. Nuova edizione: il Saggiatore 2018. Premio SuperMondello e Mondello Opera Italiana 2012).   Testi inviati per la pubblicazione su Nazione Indiana: scrivetemi a d.orecchio.nazioneindiana@gmail.com. Non sono un editor e svolgo qui un'attività, per così dire, di "volontariato culturale". Provo a leggere tutto il materiale che mi arriva, ma deve essere inedito, salvo eccezioni motivate. I testi che mi piacciono li pubblico, avvisando in anticipo l'autore. Riguardo ai testi che non pubblico: non sono in grado di rispondere per mail, mi dispiace. Mi raccomando, non offendetevi. Il mio giudizio, positivo o negativo che sia, è strettamente personale e non professionale.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: