Un articolo di Federico Novaro del 2011, con un aggiornamento del 2014, che parla anche di noi. Molto critico sul fenomeno “blog” che in realtà significa modi di produzione editoriale, da leggere .
una banda di “Cazari (o anche K(h)azari o più raramente Khazary)”*
*http://it.wikipedia.org/wiki/Cazari
in ogni caso non Καθαροί , non vogliamo il fuoco purificatore, ma sporcarci con la buona terra.
di Simone Redaelli
Le mattine che usciamo di casa assieme, è ancora buio. Se è inverno, come oggi, troviamo il furgone pieno di ghiaccio. Io entro e mi siedo al mio posto. Papà apre la portiera del guidatore, mette in moto, e la richiude.
di Gianluca Veltri
Cinquanta anni fa, il 1° ottobre del 1975, si tenne a Manila, tra Joe Frazier e Muhammed Alì, l’incontro di box più drammatico che si ricordi.
Terzo e decisivo appuntamento tra due rivali acerrimi.
di Gianni Biondillo
A Milano le olimpiadi invernali che si inaugurano fra tre mesi sembra che interessino a nessuno. Non c’è più alcun cuore di milanese che batte all’avvicinarsi di questo evento globale. Cos’è successo?
Gianni Biondillo intervista Paolo Nori
Dopo il 24 febbraio 2022 mi è sembrato chiarissimo che la vita di Anna Achmatova, la società crudele, orribile e insensata nella quale viveva erano molto simili alla nostra.
di Gianni Biondillo
Fossi ricco sarebbe bellissimo vivere a Milano. “Portofino è a due ore di macchina; in 45 minuti si può pranzare sulla terrazza di Villa d'Este sul Lago di Como; e in tre ore si possono raggiungere St. Moritz, Megève o Verbier”. Il problema è che non sono ricco.
di Linda Farata
Da ieri è in libreria il romanzo d’esordio di Linda Farata, autrice che qui su Nazione Indiana abbiamo già conosciuto, in quanto partecipante (e finalista) del concorso “Staffetta Partigiana”. Con vero piacere pubblico un estratto dal romanzo, ringraziando l’editore che ce lo ha concesso.
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
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https://www.youtube.com/watch?v=YiIMWN2e6xQ
Auguri, dunque, per il benessere raggiunto: che duri a lungo.
Auguri, tanti. E per tanti altri anni a venire.
http://blog.portreview.it/2014/03/18/i-blog-letterari-e-la-fine-delle-riviste-cartacee/
Un articolo di Federico Novaro del 2011, con un aggiornamento del 2014, che parla anche di noi. Molto critico sul fenomeno “blog” che in realtà significa modi di produzione editoriale, da leggere .
una banda di “Cazari (o anche K(h)azari o più raramente Khazary)”*
*http://it.wikipedia.org/wiki/Cazari
in ogni caso non Καθαροί , non vogliamo il fuoco purificatore, ma sporcarci con la buona terra.
(che poi e` quello che volevo sentirti dire)
https://www.youtube.com/watch?v=hbPLoYI8YNQ
Grazie a Nazione Indiana per avermi incantata con la lingua italiana.
Un saluto particolare a Andrea Raos.
Mi viene una bella nostalgia.
Oggi non scrivo tanto su Nazione Indiana, ma leggo sempre.
Una domanda: perché non precisare chi ha scritto il post?
Mi manca.
A veronique: l’autore del post, il colpevole, è Gianni Biondillo, detto anche Le Biondèl…
Oh, ma siam vecchi come il cucco!