Un articolo di Federico Novaro del 2011, con un aggiornamento del 2014, che parla anche di noi. Molto critico sul fenomeno “blog” che in realtà significa modi di produzione editoriale, da leggere .
una banda di “Cazari (o anche K(h)azari o più raramente Khazary)”*
*http://it.wikipedia.org/wiki/Cazari
in ogni caso non Καθαροί , non vogliamo il fuoco purificatore, ma sporcarci con la buona terra.
di Valerio Paolo Mosco
Il termine scandalo ha un’etimologia greca e il suo significato è quello di pietra di inciampo, l’inaspettato che può accadere a chiunque e che interrompe il percorso. Lo scandalo ne Il Bambino è la nascita di un figlio gravemente disabile in una famiglia borghese "normale".
di Federico Di Gregorio
Le cose materiali sono protagoniste nell’inizio del nuovo romanzo di Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta, edito da Mondadori. Casa, ascensore, vestiti, scarpe, simboli del quotidiano e della discontinuità, uniti al mantra del parere popolare, per l’abbandono terapeutico delle cose materiali. Perché? Non ha senso, si dice l’autore: «Non riescono a capire che dai ricordi sono invaso».
di Valerio Paolo Mosco
Il libro di Luca Molinari "La meraviglia è di tutti. Corpi, città, architettura" è un libro ottimista. Il sinonimo di ottimismo in architettura è progetto. Progetto, ovvero dal latino “getto avanti”, prevedo.
di Gianni Biondillo
Gli edifici, nei film di Hitchcock, non sono solo scenari dove far muovere i personaggi, ma spazi attivi, attori partecipanti, snodi narrativi. Questo si deduce leggendo il libro di Christine Madrid French, "The Architecture of Suspense. The Built World in the Films of Alfred Hitchcock".
di Valerio Paolo Mosco
Olivia Laing ci insegna che il corpo ci disvela, ci rende umani in quanto testimonia la nostra vulnerabilità e con essa l’eroismo di coloro i quali non hanno rinnegato la vulnerabilità.
di Romano A. Fiocchi
Fu presso l’Hotel Majestic di Parigi, nell’imponente avenue Kléber, che nel corso di una serata organizzata dai ricchi coniugi Schiff si riunì un’incredibile schiera di artisti e di intellettuali. Tutti per assistere all’incontro tra due giganti della letteratura: Marcel Proust e James Joyce.
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Nel 2011 il romanzo noir I materiali del killer ha vinto il Premio Scerbanenco. Nel 2018 il romanzo storico Come sugli alberi le foglie ha vinto il Premio Bergamo. Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
https://www.youtube.com/watch?v=YiIMWN2e6xQ
Auguri, dunque, per il benessere raggiunto: che duri a lungo.
Auguri, tanti. E per tanti altri anni a venire.
http://blog.portreview.it/2014/03/18/i-blog-letterari-e-la-fine-delle-riviste-cartacee/
Un articolo di Federico Novaro del 2011, con un aggiornamento del 2014, che parla anche di noi. Molto critico sul fenomeno “blog” che in realtà significa modi di produzione editoriale, da leggere .
una banda di “Cazari (o anche K(h)azari o più raramente Khazary)”*
*http://it.wikipedia.org/wiki/Cazari
in ogni caso non Καθαροί , non vogliamo il fuoco purificatore, ma sporcarci con la buona terra.
(che poi e` quello che volevo sentirti dire)
https://www.youtube.com/watch?v=hbPLoYI8YNQ
Grazie a Nazione Indiana per avermi incantata con la lingua italiana.
Un saluto particolare a Andrea Raos.
Mi viene una bella nostalgia.
Oggi non scrivo tanto su Nazione Indiana, ma leggo sempre.
Una domanda: perché non precisare chi ha scritto il post?
Mi manca.
A veronique: l’autore del post, il colpevole, è Gianni Biondillo, detto anche Le Biondèl…
Oh, ma siam vecchi come il cucco!