di Fabrizio Bajec
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Stiamo arrivando
con i teloni le mani alzate
e una nuova costituzione
Stiamo arrivando
da ogni angolo di Paname-ville
sobborghi dalle campagne
con le casse le banderuole
Non temete o allora tremate
ma lasciateci una piazza
un aeroporto
Stiamo arrivando
ritazione era nell’aria
fra dubbi diffidenza e boria
da tempo vi abbiamo lasciati
seduti intorno al Monopoli
poiché il lavoro lo sapete
ci occupa Ma no
nessuna scusa
Lo occuperemo
dalle terre di Francia al Belgio
da Saragozza a Berlino
è un solo blocco di carne
e cellule grigie in aumento
per un voto una causa un sogno
Stiamo arrivando
dissotterriamo
la vecchia cooperazione
parole da voi occultate
che vi ripiombano addosso
Ci credevate assopiti
ricredetevi questa notte
in piedi non è un’occasione
è un movimento
dal megafono alla rete
rigettiamo le vostre leggi
magheggi fughe del capitale
Stiamo arrivando
organizzati
col bene pubblico disperso
nel vostro mondo Ma non qui
vedete come è piantato
su questa piazza e crescerà
finché tutto non sia rovesciato
°
(aprile 2016)
andrea inglese Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ha pubblicato uno studio di teoria del romanzo L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo (2003) e la raccolta di saggi La confusione è ancella della menzogna per l’editore digitale Quintadicopertina (2012). Ha scritto saggi di teoria e critica letteraria, due libri di prose per La Camera Verde (Prati / Pelouses, 2007 e Quando Kubrick inventò la fantascienza, 2011) e sette libri di poesia, l’ultimo dei quali, Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, è apparso in edizione italiana (Italic Pequod, 2013), francese (NOUS, 2013) e inglese (Patrician Press, 2017). Nel 2016, ha pubblicato per Ponte alle Grazie il suo primo romanzo, Parigi è un desiderio (Premio Bridge 2017). Nella collana “Autoriale”, curata da Biagio Cepollaro, è uscita Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016 (Dot.Com Press, 2017). Ha curato l’antologia del poeta francese Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008 (Metauro, 2009). È uno dei membri fondatori del blog letterario Nazione Indiana. È nel comitato di redazione di alfabeta2. È il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini. View all posts by andrea inglese →
Tags:Fabrizio Bajec poesia italiana contemporanea
BELLA, CHE SIA TUTTO ROVESCIATO, TUTTO RIORGANIZZATO E VIVO.
Una rivoluzione che parte con una speranza… Aprile, come la primavera, predispone al cambiamento speranzoso e possibile… Ma è un’onda che arriva lentamente, stiamo arrivando… C’è tutto il tempo di sperare e organizzare i sogni.