Buena Vista Social Club: Brunella Saccone

Questa  rubrica è dedicata alle “cose belle” trovate sui Social, a dimostrazione del fatto che fare rete è oggi, più che mai, una risorsa. effeffe

La questione

di

Brunella Saccone

Sono cresciuta insieme a bambini e bambine, ragazzini e ragazzine – compagn* di scuola, parent*, colleg*- che fin dalla più tenera età manifestavano tratti e attitudini del sesso opposto: nei giochi, nell’aspetto fisico, nelle posture, nelle inclinazioni.
Bambini e bambine che diventati adulti hanno faticato non poco per rivelarsi al mondo per quel che sentivano e la cui percezione personale era netta e chiara, definita, al punto di arrivare a sottomettersi a multipli interventi chirurgici per essere quel che sentivano di essere e non quel che la natura aveva loro imposto fisicamente e come ruolo.
A riprova che essere omosessuali o transgender o eterosessuali non è un fatto di mode o coartazione esterna.
Non mi piace definirmi etero o applicare ad altri etichette restrittive, perché mi colloco in un luogo ulteriore dello spirito: l’idea che esistano persone e sensibilità, affetti, sentimenti e attrazioni e che non dipendano solo dalla conformazione fisica o dalla dotazione ormonale, ma dall’incontro di volontà e desideri che possono mutare se lo vogliono, quando lo vogliono, in presenza di qualcuno che ci arricchisce e ci ispira una vicinanza anche fisica, che con le etichette non ha niente a che vedere.
La sessualità ci guida nello spazio e nel tempo e la seduzione è il motore di ogni avvicinamento: personalmente sono attratta, anche fisicamente, da chiunque mi riveli sensibilità, intelligenza, carnalità, acume, vitalità e un certo modo educato e rispettoso di stare al mondo, a prescindere da quello che abbia nelle mutande o sulla sua carta di identità.
Il cervello e il corpo non sono dissimili: entrambi sono fatti per cercare la gioia e possono trovarla ovunque.
Come la si trova al palato, amando pasta e fagioli e astici, vino rosso e birra, polpo e bistecche.
Un Paese che deve ancora discutere di chi è cosa, di chi si senta cosa e di che diritti debbano discendere da questo incasellamento, è un Paese morto.
La senatrice che ieri ha sostenuto che se Dio ci avesse voluti intercambiabili ci avrebbe concesso di cambiare sesso a nostro piacimento, mi ha stupita per la banalità della considerazione: a quale Dio, creatore del Cielo e della Terra, degli ermafroditi, delle anomalie genetiche e di tutte le cose visibili e invisibili, dei vulcani e delle tempeste, degli Oceani e dei ruscelli, del Baobab e del filo d’erba, potrebbe mai interessare una simile questione parlamentare?
articolo pubblicato sulla pagina facebook dell’autrice
Print Friendly, PDF & Email

1 commento

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

L’isola di Giorgio

di Francesco Forlani
Giorgio è stato per molti di noi memoria viva delle avventure letterarie del dopoguerra, non soltanto meridionale, con una infinità di rapporti, corrispondenze, storie d'amicizia, particolarmente quella con Goffredo Fofi, Dario Bellezza e Anna Maria Ortese, per l'appunto.

Buena Vista Social: Alessandro Trocino

di Alessandro Trocino
Janek Gorczyca è uno scrittore. C’è il suo nome in calce alla copertina di «Storia di mia vita», appena uscito da Sellerio. Che effetto t'ha fatto? «Boh». È uno scrittore ma anche una persona che ha vissuto per anni per strada, dormendo nelle tende, sulle panchine, nelle strutture abbandonate.

Les nouveaux réalistes: Gennaro Pollaro

di Gennaro Pollaro
Il signor Aiello mi spiega - senza aprire bocca - in quale luogo sarebbe sensato trovarsi l’origine delle mie preoccupazioni. Muove le mani sulla sua testa come a formare un cerchio e poi tira fuori ancora quel maledetto pendolo.

Rêveries

di Mirco Salvadori
Il diario di bordo di una due giorni dove è questione di pratica di gioventù e di trasmissione generazionale. Un'esperienza tradotta in uno scritto che speriamo incontri con piacere i lettori di Nazione Indiana. M.S.

Memento Moro

Poesie di Alida Airaghii
Come nei Sillabari di Goffredo Parise, dove sono i luoghi a fare le persone e le persone i titoli dell'abécédaire in questa raccolta è il tempo a definire l'ordine, e la storia a sconvolgere la cronologia mutando la semplice successione degli anni- le poesie sfilano come date precise, giorno, anno...

Les nouveaux réalistes: Luigi Macaluso

di Luigi Macaluso
Narrano le cronache non scritte di Trizzulla, paese dell’entroterra madonita, che all’indomani della legge Merlin l’arrivo del nuovo parroco don Basilicò fu accompagnato dalla presentazione d’un prodigio: la nipote Lina, meglio nota alla memoria dei fedeli come l’Ovarola o la Moglie del Serpente.
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: