Berlino

di Alberto Comparini

.

7.

nel foglietto illustrativo le istruzioni per l’uso

scandiscono in liturgie e formule chimiche

il confine biologico tra la vita e la morte

assomiglia in fin dei conti a questo gesto

svegliarsi ingoiare delle pastiglie in bagno

lasciare nello specchio prima di ogni pasto

un segno di decenza vomitare e apprendere

tra le gocce di sangue il conto alla rovescia

 

7.1.

il superstite soffre di superstizione

lascia attraversare la strada ai gatti

neri non mette il cappello sul letto

dispone in fila le sedie degli ospiti

 

7.2.

il superstite ha il dono della presenza

può testimoniare il vero e il falso non

ha vincoli morali è vivo per miracolo

il superstite ha assistito alla sua storia

 

7.3.

il superstite vuole essere un sopravvissuto

fanno a gara a chi ha vissuto di più la morte

è un atteggiamento compulsivo dei corpi

sopravvivere è un lusso riservato a pochi

 

7.4.

il superstite ha una seconda vista ci vede

doppio forse è solo strabico il superstite

non è convinto alza la voce è arrabbiato

all’oculista grida di conoscere il passato

 

7.5.

il superstite è veggente non ha assistito ai fenomeni

preferisce guardare il basket è un lavoro più stabile

nessuno gli vuole credere quando prevede i risultati

degli esami potrà smetterla di sopravvivere ai morti

 

7.6.

il superstite non si riconosce più nel presente

ascolta dei superstiti agli incontri settimanali

capisce di non capire più niente dei superstiti

cosa rimane dopo la chemio sono tutti uguali

 

7.7.

il superstite diventa il testimone di un superstite

alla fine la famiglia gli ha fatto pure causa dove

sei finito figlio fratello ma quando diventi marito

vogliamo un nipote smettila di fare il testimone

 

7.8.

il superstite sopravvive nel futuro anteriore

le nostre parole sono già compiute e incerte

è come nel paradosso di Schrödinger siamo

vivi e morti aspettiamo di superare la notte

 

7.9.

il superstite non si sveglia alle sei del mattino

si rivela nella finestra una copia del tuo corpo

siete identici la prospettiva è inversa resistete

in silenzio al pronto intervento dei paramedici

*

Immagine di Laszlo Moholy-Nagy (Berlin-Weimar, 1925). Fondo RMN.

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Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia e storia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ora insegna in scuole d’architettura a Parigi e Versailles. Poesia Prove d’inconsistenza, in VI Quaderno italiano, Marcos y Marcos, 1998. Inventari, Zona 2001; finalista Premio Delfini 2001. La distrazione, Luca Sossella, 2008; premio Montano 2009. Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, Italic Pequod, 2013. La grande anitra, Oèdipus, 2013. Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016, collana Autoriale, Dot.Com Press, 2017. Il rumore è il messaggio, Diaforia, 2023. Prose Prati, in Prosa in prosa, volume collettivo, Le Lettere, 2009; Tic edizioni, 2020. Quando Kubrick inventò la fantascienza. 4 capricci su 2001, Camera Verde, 2011. Commiato da Andromeda, Valigie Rosse, 2011 (Premio Ciampi, 2011). I miei pezzi, in Ex.it Materiali fuori contesto, volume collettivo, La Colornese – Tielleci, 2013. Ollivud, Prufrock spa, 2018. Stralunati, Italo Svevo, 2022. Romanzi Parigi è un desiderio, Ponte Alle Grazie, 2016; finalista Premio Napoli 2017, Premio Bridge 2017. La vita adulta, Ponte Alle Grazie, 2021. Saggistica L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo, Dipartimento di Linguistica e Letterature comparate, Università di Cassino, 2003. La confusione è ancella della menzogna, edizione digitale, Quintadicopertina, 2012. La civiltà idiota. Saggi militanti, Valigie Rosse, 2018. Con Paolo Giovannetti ha curato il volume collettivo Teoria & poesia, Biblion, 2018. Traduzioni Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008, Metauro, 2009. È stato redattore delle riviste “Manocometa”, “Allegoria”, del sito GAMMM, della rivista e del sito “Alfabeta2”. È uno dei membri fondatori del blog Nazione Indiana e il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.
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