Margini (parte 2)

di Alberto Comparini

La prima parte di questo racconto è uscita il 31 luglio 2023.

Appoggi una Samsonite turchese nell’ingresso. Il trilocale di TT è ampio (quasi tremila piedi quadrati due bagni la soffitta un parcheggio privato per le bici elettriche del condominio), la luce naturale taglia di lato le quattro finestre dell’appartamento che danno direttamente su Harvard Square tra Brattle e Mount Auburn Street; la cucina, tipicamente americana, è un open space moderno adatto a ogni esigenza (di lavoro di studio di sesso di gruppo) e dotato di isola centrale, grandi elettrodomestici e altri accessori essenziali per rendere l’ambiente un non-luogo facilmente replicabile come i suoi conduttori (dottorandi, postdoc, assistenti e aspiranti molestatori). Non fai in tempo a scrivere altro che dalla camera padronale emerge saltellando la sagoma squillante di TT; per le coinquiline TT è l’intestataria del contratto, per te è principalmente una ragazza cattolica di buona famiglia (di sinistra, con dei tratti reazionari vagamente repubblicani), una dottoranda in letteratura e teologia all’Università di Harvard che dopo tre anni di relazione ti abbraccia ancora a otto pollici di distanza.

Al convegno non c’era motivo di andare a parlare di lyric essays non sai quasi nulla; l’argomento è sfuggente non si tocca nemmeno con le mani preferisci soddisfare per qualche sera i desideri repressi di TT in cambio di un divano puoi offrirle un pacchetto completo, nel letto matrimoniale della coinquilina austriaca c’era spazio per entrambe (il corpo di AC88 è programmato per durare una giornata alla volta, quattro pastiglie la mattina tre al pomeriggio tre alla sera, e il corpo di AC88 può durare un altro giorno, ma quanto dura AC88 perché non finisce subito come gli altri, scrivono incuriosite le utenti anonime del portale). Dopo la seconda notte insonne inizia a esserti più chiaro perché non parlassi mai di ML82

al secondo piano di Quarry Road c’erano varî titoli premi affiliazioni accademiche in bella vista c’era anche una medaglia al valore consegnata da GWB durante una cerimonia estiva a Lubbock, in Texas c’erano anche le foto di PW78 e dell’attuale DL35 (in Italia racconti spesso di essere stato un paziente del dottor S, come PW20 e DL35 anche AC88 è un titolo che si aggiunge ad altri titoli da esibire indistintamente al 211 di Quarry Road). Certo, PW78 è morto nel 2005 il DL è in esilio dal 1959 ML82 non ti sembra proprio sul pezzo quando racconta perché è diventata ML82 verso la metà di maggio era il 1997 l’Italia aveva perso contro la Jugoslavia il 6 luglio 1996 ML aveva conosciuto IT64 in un bagno dell’International Academy a Bloomfield Township, in Michigan le parole si allineavano alla contrazione intermittente dei suoi arti inferiori.

(durante le sedute alzava spesso gli zigomi ML ci teneva a ripetere questo gesto era quasi incorporeo per lo stato degenerativo del suo corpo non si vedeva più bella allo specchio e bella lo era for real altrimenti non avresti avuto il coraggio di venire con lei in bagno senza farmaci conservi con affetto queste stringhe linguistiche resistono al moto incontrollato dei tuoi spasmi muscolari quando stringeva intensamente le palpebre dopo le lunghe pause teatrali arricciava il naso a sella sollevando il labbro superiore prima di aprire la bocca le vocali erano soffocate dall’angoscia di essere una qualunque emmelle del Nebraska)

Oggi non cerchi più ML82 è scomparsa tra le sedie dell’aula sono sopravvissuti alcuni strascichi delle sue provocazioni circolano ancora nell’aria insipida di ossigeno e azoto, tra marchi impressi a colpi ininterrotti di dita in gola (il gonfiore sarà colpa dei farmaci la tua incapacità di appartenere a questa narrazione, perché continui a fissare la porta del bagno, abiti a Trento non sei mai stato a Stanford). Non hai ricordi nitidi di questo giorno ricordi di aver chiesto al dottor S le ragioni della fine, di ML, della fine ricordi soprattutto le richieste di aiuto al secondo piano di Quarry Road era già buio lunedì 14 ottobre 2013 avresti ingoiato qualunque cosa pur di riempire questo vuoto prima di accettare il vuoto di quella sedia.

Dottor S, ML82 non ce l’ha fatta ad arrivare a martedì 15 ottobre 2013, è uscita dal gruppo.

Quando mi ascoltava il dottor S era una figura ambigua singolare di genere maschile come il φαρμακός che prescriveva sistematicamente ai suoi pazienti più stretti. In questo testo è lui l’uomo destinato a morire prima di essere la vittima dei suoi pazienti il dottor S agli occhi di colleghi amici parenti persino i suoi storici clienti lo chiamavano ancora poisoner sorcerer magician nella comunità scientifica era considerato dagli anonimi esperti un dispensatore di veleno che magicamente diventava cura a suo piacimento. Con noi, poi, il dottor S voleva sentirsi onnipotente, essere ὁ φαρμᾰκός gli permetteva di esercitare le sue finzioni pardon le sue funzioni mediche senza incorrere in guai legali: era la lingua degli dèi a legittimare la sua azione e la sua azione consisteva per lo più nella prescrizione gratuita di veleno che l’assicurazione sanitaria trasformava in farmaco attraverso il potere illusorio dello stregone. Checkmate.

Per questa suspension of disbelief – sopravvivere ai trimestri significa ottenere un rimborso verso la chiusura del bilancio capitalismo ed etimologia tendono a coincidere nella testimonianza di chi scrive il superstite soffre di superstizione –, l’arco del linguaggio aveva un potere ridotto rispetto agli effetti a lungo termine di un farmaco (ὁ φαρμᾰκός suona più come il nome di un personaggio di Gomorra che la persona destinataria di un rito greco) e parlare con chi si nutre quotidianamente di patologie immaginarie non ha molto senso secondo il dottor S il veleno è un ottimo farmaco se il paziente non muore (!) la sospensione del piacere muta di nuovo segno per un altro giorno torna a essere realtà forma veleno.

Riprendiamo, la seduta non può durare più di 55 minuti altrimenti non lo so cosa potrebbe succedere al minuto 56 non hai mai parlato con il dottor S di cosa succede al minuto 56 il tempo si è già interrotto da almeno un minuto S prosegue nelle vesti di dottor S con una variante linguistica di AC88 parla per altri 55 minuti finge di non essere mai stato S con AC88 non c’era bisogno di esseri umani in questo racconto sei un algoritmo di finzioni le variabili a tua disposizione sono queste lettere come ogni martedì il dottor S, per legge e dovere professionale (publish or perish), non può che prendere atto delle funzioni lineari che abitano questi testi, esplicitarne i pattern linguistici e i nuclei ricorrenti, porre qualche domanda, ricordarmi che l’ordine degli eventi non è rilevante riconoscersi in queste combinazioni semplici senza ripetizione, siamo tutti l’esito di un’operazione fattoriale.

Appunto, le finzioni: le cicatrici cheloidi, l’ipotrofia della gamba sinistra, il disturbo dell’umore, la cementoplastica nella testa del femore è davvero indispensabile il male oscuro che scorre nei tuoi nervi per giustificare la prescrizione l’ordine l’assunzione di un rimedio che cancelli l’ambiguità narrativa dei nostri incontri (il veleno o il farmaco, cosa desideri essere in questo testo, prima della conclusione devi deciderti a scegliere, il tuo tempo sta per scadere).

Lunedì 14 ottobre 2013 prima che ML82 ingoiasse le ultime consonanti intinte di sperma e sangue avevi guardato con sospetto la geometria sociale dei tuoi compagni di corso: terapia significa guarire talvolta curare è quasi assistere all’estenuante ripetitività di questi meeting settimanali chi vuole liberarsi dalla mente è pregato di uscire, dalla porta di ingresso si esce solamente in un sacchetto di plastica nero. Nessuno però voleva davvero guarire la sintassi era il vero problema la nostra mente non era affatto lucida in questi speed date volevamo essere malati, condividere con degli estranei i traumi del passato, produrre nuove bugie scriverne diventare le storie degli altri, mangiare pillole e pancake con un po’ di sciroppo d’acero, senza sorveglianza.

Al terzo stadio della malattia la tossicodipendenza era l’unica soluzione a portata di mano. Per svincolarti dai principî naturali della sintassi (svegliarsi, sopravvivere, andare a dormire, riprendere a svegliarti a sopravvivere a dormire, ripetersi in questa scala di valori dall’uno al dieci) dovevi richiedere ogni due settimane il modulo K73 (l’application va compilata entro la fine del mese in ogni sua parte pena la perdita dei benefit dell’assicurazione sanitaria, ripeteva ogni volta CC86 ai giovani clienti prima di testare la durata dei loro corpi), ritirare la prescrizione medica al banco dei pegni per l’acquisto dell’ultimo veleno non testato presso un CVS in centro, e la diagnosi improvvisamente diventava vera (almeno di questo ne potevi parlare con ML82, di scriverne non se ne parla mi raccomando avevi firmato un nondisclosure agreement con il dottor S al momento del ricovero ti avevano assegnato la suite numero 3-4-7 era il centro delle nostre discussioni).

In fin dei conti non era così importante imparare a distinguere il bene dal male secondo HW le storie sono racconti di finzioni (history would be an excellent thing if only it were true); per questo era sufficiente pagare un ticket, attendere il tuo turno, fingere di essere AC88 nello studio del secondo piano a Quarry Road potevi continuare a inseguire le istruzioni del dottor S

[sdraiarsi chiudere gli occhi contare alla rovescia fino allo zero toccare tre volte il palmo della mano con l’indice della mano sinistra rilassati cosa senti mi sento alle soglie di un lago svizzero l’acqua è gelida lasciati trasportare dalla corrente in mezzo al lago prova a galleggiare fai una pausa va bene intorno al lago la natura morta è ferma sembra che voglia esplodere tra gli abeti rossi di un tardo autunno californiano il vento cigola nella finestra semiautomatica dello studio fa caldo adesso l’AC system è orientato sugli anni prima della malattia esistono questi anni dottore questi corpi malati quando iniziano a sentirsi malati gli anni biologici non coincidono con gli anni della coscienza si sottraggono alle onde del lago rimbalzano sulla superficie del corpo trovano uno spazio aperto gli occhi intanto si riposano i nervi periferici i palpiti del cuore rallentano fino a raggiungere il grado zero del linguaggio dottore non riesco più a parlare del dolore c’è qualcosa che mi blocca all’altezza del ginocchio destro l’acqua è sempre più fredda cosa senti alle soglie di un lago svizzero mi sento senza carne]

cosa rimane oggi una volta che chiudi gli occhi ti svegli senza carne non sei più te stesso quando insegui le istruzioni del dottor S ti accorgi che la terapia sta funzionando (secchezza della bocca, ipersensibilità ritardata, costipazione, affaticamento, rigidità muscolare, nebbia cognitiva, goffaggine, scarsa qualità del sonno, alterazioni nella eiaculazione, sudorazione eccessiva, vertigini). Alla fine il farmaco è un veleno narrativo che alimenta ogni giorno questo desiderio allontana il tuo corpo in un uno spazio privato la mente è in grado di vivere senza carne la sospensione del dolore alimenta la tua mente sposta questo corpo dentro un lago svizzero puoi ritornarci ogni giorno quando il veleno ricomincia ad avere gli effetti di un farmaco.

Sei da solo, vai in camera. ML ha smesso di aspettarti dalle 19 di lunedì 14 ottobre 2013 amici colleghi medici infermieri non hanno più avuto sue notizie. I genitori non avevano aderito al pacchetto premium di Whatchme(n) per colpa del mutuo di una deadline mancata non potevano più permettersi di stare dietro ai capricci di ML82; chi siamo noi per giudicarli entrambi avevano deciso di vivere all’oscuro tra le 9 e le 10 vivevano certamente peggio in mezzo alle ondate di messaggi vocali che occupavano le loro giornate tra le 14 e le 15 la comunicazione diventava un’ingerente attesa di notifiche sul telefono non volevano più avere a che fare con ML (i copyrights impediscono la condivisione via email di allegati, questi e altri materiali saranno disponibili per 20 dollari in più al mese dopo la rescissione bilaterale del contratto).

Ma è davvero meglio vivere senza collegamenti esterni avevamo vissuto una vita intera prima di una certa soglia quando essere irraggiungibili era la norma morire senza dirette sui social cosa comporta la perdita di un figlio anche se per te AC88 era quasi uno sconosciuto aveva colpito tutti la morte aveva visto morire ML82 di fronte ai nostri occhi avevamo capito finalmente cosa vuol dire morire senza l’intervento dei paramedici.

Nessuno ha capito perché ML sia riuscita a scegliere di smettere. Un giorno ML era rannicchiata su una sedia in legno c’erano due consonanti legate tra loro da una data di nascita. Il suo racconto era ambientato in Michigan, nel 1997 ML aveva preferito smettere di cercare IT64 nel proprio racconto non poteva più continuare a fingere di essere madre figlia moglie dottoranda amica; nemmeno in bagno riusciva a fingere con te era finalmente riuscita a finire il suo racconto. Ma perché ML voleva smettere di esistere: le malelingue parlano male pure dei morti dicono le peggio cose i vivi desiderano essere morti non potendo essere almeno vivi come i morti trasformano il desiderio in ossessione diventano dei mostri questi corpi ancora vivi sembrano quasi morti quando scelgono di continuare a vivere o morire è un gioco di suoni questa distanza sintattica è ciò che separa i vivi dai morti. Non è colpa nostra se i farmaci sono velenosi.

Foto di David da Pixabay

Print Friendly, PDF & Email

articoli correlati

Non premiatemi, sono un poeta

di Max Mauro
Sono un poeta. Negli ultimi dodici anni ho partecipato a 128 concorsi letterari. Tengo il conto di tutti perché sono un tipo preciso. In camera, in una cartellina dentro il cassetto dei documenti, conservo le ricevute delle raccomandate di ogni singola spedizione, ché quando si spediscono cose di valore come le poesie è indispensabile la lettera raccomandata

Gaza: Warfare

di Flavio Torba
Si scambiano dichiarazioni di guerra con gli occhi. Il viso di Pastore è un campo minato dall'acne. La vita all'aria aperta non deve fargli un granché bene. Si tormenta un bubbone, mentre sibila un flusso ininterrotto su chi ucciderà chi

Epigrafi a Nordest

di Anna Toscano
Sin da piccola sono stata abituata a frequentare i cimiteri, andare in visita da parenti defunti, accompagnarli nel loro ultimo viaggio, attraversare camposanti pieni delle stesse fototessere: anziani coi capelli grigi, occhiali, sfondo chiaro, abiti scuri. Mia madre e mia nonna, tuttavia, hanno iniziato a pensare alla loro morte anzitempo, ogni due anni eleggevano una foto come quella per la tomba e per l’epigrafe

Lo senti

di Stefano Ficagna
Cominciarono a sparire in primavera. Dissero che era colpa di un batterio, l'eredità genetica della guerra: certe persone diventavano trasparenti, poche per la verità ma abbastanza da poterlo notare coi tuoi occhi, perché succedeva ovunque. Fu una trasformazione graduale, tutt'altro che piacevole

Addio addio, dottore mio

di Paola Ivaldi
Nel considerare, per un attimo, il processo di inarrestabile sgretolamento della Sanità pubblica, quella fondata nel lontano 1978 sui nobili principi di universalità, gratuità ed equità, senza avere più né la forza né la voglia né tanto meno la capacità di additare gli innumerevoli responsabili di tale sfacelo, inizio a giocare di immaginazione

La lettera

di Silvano Panella
Mi trovavo all'esterno di un locale improvvisato, tavolini sbilenchi sotto una pergola che non aveva mai sostenuto viti – non sarebbe stato possibile, faceva troppo caldo, davanti a me il deserto africano, l'aridità giungeva fin dentro i bicchieri, polverosi e arsi.
davide orecchio
davide orecchio
Vivo e lavoro a Roma. Libri: Lettere a una fanciulla che non risponde (romanzo, Bompiani, 2024), Qualcosa sulla terra (racconto, Industria&Letteratura, 2022), Storia aperta (romanzo, Bompiani, 2021), L'isola di Kalief (con Mara Cerri, Orecchio Acerbo 2021), Il regno dei fossili (romanzo, il Saggiatore 2019), Mio padre la rivoluzione (racconti, minimum fax 2017. Premio Campiello-Selezione giuria dei Letterati 2018), Stati di grazia (romanzo, il Saggiatore 2014), Città distrutte. Sei biografie infedeli (racconti, Gaffi 2012. Nuova edizione: il Saggiatore 2018. Premio SuperMondello e Mondello Opera Italiana 2012).   Testi inviati per la pubblicazione su Nazione Indiana: scrivetemi a d.orecchio.nazioneindiana@gmail.com. Non sono un editor e svolgo qui un'attività, per così dire, di "volontariato culturale". Provo a leggere tutto il materiale che mi arriva, ma deve essere inedito, salvo eccezioni motivate. I testi che mi piacciono li pubblico, avvisando in anticipo l'autore. Riguardo ai testi che non pubblico: non sono in grado di rispondere per mail, mi dispiace. Mi raccomando, non offendetevi. Il mio giudizio, positivo o negativo che sia, è strettamente personale e non professionale.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: