
di Lisa Malagoli
di Lisa Malagoli
di Giulia Felderer
“For bonny sweet Robin is all my joy”
Mi piaci fin dal Paradiso Terrestre senza dubbio ti ricordi di: ma anche di: quella volta in cui: siamo stati benissimo abbiamo corso a perdifiato sotto la Luna ne abbiamo le foto e tutti se ne ricordano tutti non possono averle dimenticate in quanto: le abbiamo postate su Instagram.… Leggi il resto »
di Elisabetta Costanzo
musiche di Martina Betti aka Shedir
1. Paesaggio
SHEDIR · 1. PaesaggioEravamo in macchina; avanzavamo veloci mentre i ciottoli sull’asfalto crepitavano al nostro passaggio. Mi sembrava di volare; istantanee della campagna si susseguivano dietro il finestrino, albero dopo albero, chilometro dopo chilometro.… Leggi il resto »
di Clelia Attanasio
La prima volta che Micol ha bagnato il letto aveva nove anni, frequentava le elementari. Il giorno prima tutti si erano spesi in complimenti con Riccardino – bambinetto paffuto e gentile fino al fastidio – per il miglior tema d’italiano della scuola.… Leggi il resto »
di Michele Neri
Sono tornata di corsa, per strada non c’era nessuno e non vedevo il tempo che accelerava di fianco a me. Sono quasi le nove: è tardi.
Il mio vicino di casa ogni mattina bussa alla porta. Insiste, dice che un giorno sarà impossibile ascoltare quei suoni che rimandano la nostra fine. … Leggi il resto »
di Davide Orecchio
di Isidora Tesic
Avere un corpo e non sapere come portarlo. Averlo appena, usarlo come mantice. Come gregario, per rompere l’aria. Per il beneficio di chi lo segue – fosse anche l’anima. Il ragazzo ha pensato spesso di avere un’anima esterna, che lo segue arrancando.… Leggi il resto »
di Filippo Polenchi (testo) e Andrea Biancalani (immagini)
di Andrea Cafarella
… Leggi il resto »Questa sofferenza porta il nome di chi ha scagliato queste maledizioni e ha la responsabilità di aver contribuito a distruggere i corpi e le menti di milioni di persone sparse su tutto il pianeta, creando il deserto sul quale oggi imperversa la guerra.
di Andrea Migliorini
Rick Gin, dopo una lezione di greco in cui aveva ascoltato ben poco, si era convinto che anche il sesso, come la retorica, fosse una questione di tecnica. Era lunedì mattina. Nel weekend, Rick Gin aveva incollato post-it riassuntivi ai bordi delle pagine di un libro che, il sabato prima, gli era apparso in fondo alla schermata di Amazon, nei consigli basati sulla sua cronologia, dopo aver appoggiato nel carrello un pacchetto di preservativi latex-safe e una borraccia termica.… Leggi il resto »
di Giovanna Daddi
La goccia di sudore scendeva dalla tempia lentamente, staccandosi dall’attaccatura dei capelli neri. Si confondeva con il gel. Ma poi si muoveva. Percorreva la mandibola, restava in equilibrio per un attimo, aggrappata a un neo marrone scuro, piccolo e inquietante sulla pelle bianca.… Leggi il resto »
di Cristian di Furia
Un padre
Quando otto anni fa mio padre è deceduto credevo mai più l’avrei rivisto: ieri invece mi ha telefonato per dirmi che era appena risuscitato.
Poi ha chiuso, e io sono rimasto col telefono in mano.… Leggi il resto »
di Orazio Labbate
Nevicava da due notti. Il gelo aveva sommerso i pali della luce interrompendo la corrente in tutto il quartiere. La gente rimaneva in casa come in attesa di un mistero. Il mio vicino di tanto in tanto mostrava un occhio attraverso la tenda, come a spiare un omicidio.… Leggi il resto »
di Giulia Sara Miori
Non ci voleva tanto, per capire che Alice non ci stava con la testa. Innanzitutto era grassa, e quando sei così grassa c’è qualcosa che non va. Ci deve essere per forza, altrimenti ti prenderesti cura del tuo corpo e saresti magra.… Leggi il resto »
di Hilary Tiscione
La figlia piccola è matta da legare. L’altra è viziata e altezzosa. Ho imparato l’arte della calma. Verso brandy e firmo assegni, conosco ogni nuance del generale Sternwood. Se non ci fossi io qui dentro andrebbero tutti a gambe all’aria.… Leggi il resto »
di Sharon Vanoli
Realtà – le orche
L’incubo è che esistono due mondi.
L’incubo è che esiste un solo mondo,
questo.
Susan Sontag – La coscienza imbrigliata al corpo.
Stamattina ho fatto un disegno ad acquerello.… Leggi il resto »
di Walter Nardon
Si chiamava Carlo e lavorava alle poste. Se non fosse stato per due basette spropositate, la sua fama di persona seria sarebbe risultata pressoché invincibile, ma dato che nel taglio del viso e perfino nel colore dei capelli assomigliava impercettibilmente a Neil Young, aveva ceduto alla tentazione di approfittarne e quindi aveva adeguato a questa circostanza fortuita anche parte del suo guardaroba.
[ Il 5 giugno di trentuno anni fa, un omino cinese armato di un sacchetto di plastica fermava una colonna di carri armati. Era l’ultima pagina della rivolta di piazza Tienanmen. Mi sono chiesto più volte cosa potesse contenere quel sacchetto.… Leggi il resto »
di Laura Mancini
There will be time to murder and create,
And time for all the works and days of hands
That lift and drop a question on your plate;
Time for you and time for me,
And time yet for a hundred indecisions,
And for a hundred visions and revisions,
Before the taking of a toast and tea.… Leggi il resto »
di Dario Valentini
“La Tempesta” Frison sospirò. Guardò fuori dalla finestra della sala prove. Era impossibile distinguere il paesaggio. In inverno la nebbia pareva inghiottire la campagna. L’avrebbe riconsegnata solo qualche mese dopo, previo pagamento di riscatto da parte dei contadini locali.… Leggi il resto »
di Viviana Fiorentino
17 ottobre (1973-2019)
A Ingeborg Bachmann
Nell’appartamento di Roma ti fermi almeno un’altra settimana. Il tempo che lui, il tuo Ivan, torni dal viaggio. Poi andrai da tuo padre in Austria, non puoi rimandare.… Leggi il resto »